Skip to main content

Salute mentale

Disturbo Borderline di Personalità

Cos’è il Disturbo Borderline di Personalità?

Il Disturbo Borderline di Personalità (DBP) è una condizione psichiatrica caratterizzata da instabilità emotiva, relazionale e comportamentale. Chi ne soffre sperimenta oscillazioni estreme tra sentimenti di idealizzazione e svalutazione nelle relazioni interpersonali, difficoltà nel regolare le emozioni e un senso cronico di vuoto. Il termine borderline (letteralmente “linea di confine”) fu coniato negli anni ’30 per descrivere pazienti che mostravano sintomi a metà tra nevrosi e psicosi, sebbene oggi questa definizione sia superata.

Il DBP è un disturbo complesso perché si manifesta in modi molto diversi da persona a persona. Alcuni individui possono avere crisi emotive intense e impulsività autodistruttiva, mentre altri mostrano prevalentemente una profonda insicurezza e paura dell’abbandono. Questa variabilità rende la diagnosi difficoltosa e spesso porta a confusione con altre condizioni psichiatriche, come il disturbo bipolare o l’ansia generalizzata.

A complicare il quadro è anche il fatto che molti pazienti presentano comorbilità con altri disturbi, tra cui depressione, abuso di sostanze e disturbi alimentari. Inoltre, la sofferenza interiore è spesso invisibile a chi li circonda, generando incomprensioni e stigma. Tuttavia, il DBP non è una condanna: con il giusto supporto terapeutico è possibile migliorare significativamente la qualità della vita.

Quali sono i sintomi principali del Disturbo Borderline?

Il DBP si manifesta con un insieme di sintomi caratteristici che influenzano profondamente la vita di chi ne soffre. Ecco i principali:

  • Instabilità emotiva: le emozioni cambiano rapidamente e con intensità, passando da stati di euforia a momenti di disperazione nel giro di poche ore. Anche piccoli eventi possono scatenare reazioni eccessive.
  • Paura dell’abbandono: le persone con DBP vivono un terrore costante di essere lasciate, anche senza motivi reali. Questo le porta a comportamenti disperati per evitare la separazione, come telefonate ossessive o suppliche accorate.
  • Relazioni turbolente: tendono a idealizzare e poi svalutare partner, amici e familiari, oscillando tra amore incondizionato e rabbia distruttiva.
  • Impulsività e comportamenti a rischio: possono compiere azioni pericolose come guidare in modo spericolato, spendere in modo compulsivo o abusare di sostanze.
  • Autolesionismo e pensieri suicidari: molti pazienti si infliggono ferite o hanno pensieri di suicidio come risposta a dolore emotivo insopportabile.
  • Identità instabile: faticano a definire chi sono e cosa vogliono dalla vita, cambiando frequentemente lavoro, valori e aspirazioni.
  • Sentimenti cronici di vuoto: provano una costante sensazione di inutilità e di assenza di significato nella loro esistenza.
  • Rabbia intensa e inappropriata: scatti d’ira improvvisi e difficoltà nel gestire la frustrazione, spesso diretti verso chi è più vicino.

Questi sintomi possono variare in intensità e frequenza, ma spesso interferiscono con la quotidianità e i rapporti interpersonali.

Quali sono le cause del Disturbo Borderline? Natura o ambiente?

Le cause del Disturbo Borderline sono complesse e derivano dall’interazione tra fattori genetici, neurobiologici e ambientali. Non esiste una singola origine, ma piuttosto un insieme di elementi che aumentano il rischio di sviluppare questa condizione.

Studi scientifici suggeriscono che vi sia una predisposizione genetica: chi ha parenti di primo grado con DBP ha una probabilità maggiore di svilupparlo. A livello cerebrale, si osservano anomalie nel funzionamento dell’amigdala (coinvolta nella regolazione delle emozioni) e della corteccia prefrontale (responsabile del controllo degli impulsi), spiegando così alcune delle difficoltà emotive e comportamentali tipiche del disturbo.

L’ambiente gioca un ruolo cruciale. Molti pazienti con DBP hanno vissuto esperienze traumatiche nell’infanzia, come abusi, trascuratezza o instabilità familiare. Tuttavia, non tutte le persone con una storia difficile sviluppano il disturbo, il che indica che esiste una complessa interazione tra vulnerabilità biologica e fattori ambientali.

Un altro elemento importante è l’attaccamento: uno stile di attaccamento insicuro nei primi anni di vita può predisporre a difficoltà nella regolazione emotiva e nei rapporti interpersonali. Questo spiega perché molti individui con DBP abbiano relazioni intense e problematiche.

Come si può diagnosticare il Disturbo Borderline?

Diagnosticare il DBP richiede una valutazione approfondita da parte di uno specialista della salute mentale. Non esiste un test specifico, ma la diagnosi si basa su diversi criteri:

  • Colloqui clinici: il medico raccoglie informazioni sulla storia personale e familiare, analizzando le esperienze del paziente e il suo funzionamento emotivo.
  • Criteri del DSM-5: il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali elenca nove criteri diagnostici per il DBP, di cui almeno cinque devono essere presenti.
  • Esclusione di altri disturbi: è fondamentale distinguere il DBP da condizioni simili, come il disturbo bipolare o il PTSD (Disturbo da Stress Post-Traumatico), attraverso un’analisi approfondita dei sintomi.
  • Osservazione nel tempo: poiché i sintomi possono variare, spesso è necessaria una valutazione prolungata per confermare la diagnosi.

Ottenere una diagnosi corretta è un passo fondamentale per accedere a trattamenti adeguati e migliorare la qualità della vita.

Quali sono i trattamenti più efficaci? Esiste una cura?

Anche se il Disturbo Borderline non ha una cura definitiva, esistono trattamenti efficaci che aiutano a gestire i sintomi e migliorare la stabilità emotiva. Le principali opzioni terapeutiche includono:

  • Terapia dialettico-comportamentale (DBT): sviluppata da Marsha Linehan, è considerata il trattamento più efficace. Insegna strategie per regolare le emozioni, tollerare la sofferenza e migliorare le relazioni interpersonali.
  • Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): aiuta a riconoscere e modificare i pensieri disfunzionali, migliorando la gestione delle emozioni e degli impulsi.
  • Terapia focalizzata sulla mentalizzazione (MBT): sviluppa la capacità di comprendere i propri stati mentali e quelli altrui, riducendo l’instabilità relazionale.
  • Farmaci: sebbene non esista un farmaco specifico per il DBP, alcuni antidepressivi, stabilizzatori dell’umore e antipsicotici possono essere utilizzati per trattare sintomi associati, come ansia o depressione.

L’approccio multidisciplinare è spesso la soluzione migliore, combinando psicoterapia, supporto sociale e, quando necessario, trattamento farmacologico.

È possibile vivere bene con il Disturbo Borderline?

Nonostante le difficoltà, molte persone con DBP riescono a costruire una vita soddisfacente grazie alla terapia e al supporto adeguato. Il percorso non è semplice, ma con impegno e costanza la sintomatologia può attenuarsi nel tempo.

Uno degli aspetti più importanti è il sostegno sociale: avere amici, familiari o gruppi di supporto empatici e comprensivi può fare la differenza. Inoltre, imparare tecniche di gestione dello stress, come la mindfulness e l’attività fisica, aiuta a migliorare il benessere emotivo.

Il DBP non definisce la persona: con la giusta assistenza, si può raggiungere una stabilità emotiva e relazionale, trasformando la sofferenza in crescita personale.

    Non temere mai di chiedere aiuto!

    Tutti i contenuti di divulgazione scientifica di Fondazione Patrizio Paoletti sono elaborati dalla nostra équipe interdisciplinare e non sostituiscono in alcun modo un intervento medico specialistico. Se pensi che tu o qualcuno a te vicino abbia bisogno dell'aiuto di un professionista della salute mentale, non esitare a rivolgerti ai centri territoriali e agli specialisti.

Bibliografia
  • Crotty, K., Viswanathan, M., Kennedy, S., Edlund, M. J., Ali, R., Siddiqui, M., … & Gartlehner, G. (2024). Psychotherapies for the treatment of borderline personality disorder: A systematic review. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 92(5), 275.
  • Gartlehner, G., Crotty, K., Kennedy, S., Edlund, M. J., Ali, R., Siddiqui, M., … & Viswanathan, M. (2021). Pharmacological treatments for borderline personality disorder: a systematic review and meta-analysis. CNS drugs, 1-15.
  • Honorio, L. G. F., Kuwakino, M. K. S., & Souza, J. C. (2021). Teorias Etiológicas do Transtorno de Personalidade Borderline: da neurobiologia à epigenética. Research, Society and Development, 10(3), e0610312929-e0610312929.
  • Leichsenring, F., Heim, N., Leweke, F., Spitzer, C., Steinert, C., & Kernberg, O. F. (2023). Borderline personality disorder: a review. JAMA, 329(8), 670-679.
  • Pally, R. (2002). The neurobiology of borderline personality disorder: the synergy of “nature and nurture”. Journal of Psychiatric Practice®, 8(3), 133-142.
  • SADEK, J. (2024). Borderline Personality Disorder (BPD), A Narrative Review with Focus on BPD Comorbidities.
  • Schmaling, K. B., Fales, J. L., & Linehan, M. M. (2021). Treatment for borderline personality disorder and secondary effects on somatization. Journal of personality disorders, 35(4), 632-640.
  • Thornton, O., Li, W., Cole, H., & Cólon, I. (2023). Borderline Personality Disorder and Neuroplasticity: A Review. International Neuropsychiatric Disease Journal, 19(1), 1-8.
Sitografia
  • https://www.msdmanuals.com/it/casa/disturbi-di-salute-mentale/disturbi-della-personalit%C3%A0/disturbo-borderline-di-personalit%C3%A0-dbp Consultato a febbraio 2025
  • https://www.nimh.nih.gov/health/topics/borderline-personality-disorder#:~:text=borderline%20personality%20disorder-,What%20is%20borderline%20personality%20disorder%3F,impact%20their%20relationships%20with%20others. Consultato a febbraio 2025
  • https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/borderline-personality-disorder/symptoms-causes/syc-20370237 Consultato a febbraio 2025
Immagini

Sii parte del cambiamento. Condividere responsabilmente contenuti è un gesto che significa sostenibilità


Potrebbe interessarti

Resilienza lavorativa

Benessere e carriera: cos’è la resilienza lavorativa?

La resilienza lavorativa è un’abilità cruciale nell’attuale contesto di rapida trasformazione tec…
La gratitudine per la resilienza, salute e longevità

Gratitudine: resilienza, salute globale e longevità

La gratitudine è una competenza chiave per la nostra resilienza, felicità e salute globale, da al…

    Iscriviti alla newsletter

    NEWSLETTER GEN

    Modulo per l'iscrizione alla newsletter FPP

    Nome(Obbligatorio)
    Email(Obbligatorio)
    Privacy Policy(Obbligatorio)
    Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.