Intelligenza emotiva
Disgusto
Definizione neuroscientifica e psicologica
Il disgusto è un’emozione evolutiva di difesa che protegge l’individuo da potenziali minacce fisiche e psicologiche, come contaminazioni, infezioni e comportamenti moralmente inaccettabili. Dal punto di vista neuroscientifico, coinvolge l’insula, una regione del cervello che gestisce la consapevolezza delle sensazioni corporee e delle reazioni a stimoli sgradevoli. Psicologicamente, si manifesta come un rifiuto viscerale verso un oggetto, una persona o una situazione percepita come impura o contaminante. Questo sentimento ha una funzione protettiva, poiché aiuta a evitare sostanze e situazioni che potrebbero risultare dannose. Inoltre, il disgusto si estende anche all’ambito morale, in cui può manifestarsi come una reazione emotiva a comportamenti considerati riprovevoli o inaccettabili, evidenziando il legame tra emozioni e norme sociali.Come il cervello sperimenta il disgusto
Quando il cervello prova disgusto, coinvolge diverse aree che collaborano per gestire la reazione a stimoli percepiti come minacciosi.- Insula: è il centro dell’elaborazione del disgusto, responsabile della percezione di sensazioni corporee sgradevoli e della risposta emotiva a stimoli spiacevoli.
- Corteccia orbitofrontale: valuta la “valenza” negativa dello stimolo, aiutando a determinare la risposta emotiva e comportamentale.
- AmigdalaL'amigdala è una formazione di sostanza grigia che prende i...: contribuisce alla memoriaLa memoria è una funzione cognitiva fondamentale che consis... emotiva, associando situazioni specifiche a un senso di repulsione o minaccia.
Questa attivazione coordinata permette al cervello di reagire in modo immediato e protettivo, aiutando la persona a evitare il contatto con sostanze o situazioni potenzialmente pericolose.
La componente cognitiva e psicologica
Dal punto di vista cognitivo, il disgusto è un processo di valutazione che porta a percepire qualcosa come pericoloso o impuro. La persona identifica uno stimolo esterno come minaccioso per la propria integrità fisica o morale, attivando una reazione di rifiuto. Il disgusto può essere suddiviso in tre categorie principali:- fisico: per cibi contaminati, odori sgradevoli o situazioni antigieniche.
- interpersonale: provato in contesti sociali in cui si percepisce una persona come minacciosa o contaminante.
- morale: si manifesta quando si osservano comportamenti giudicati immorali o offensivi.
Psicologicamente, il disgusto ha una componente protettiva, spingendo l’individuo a evitare il contatto con tutto ciò che potrebbe causare danno o minacciare i propri valori personali.
La componente fisiologica
Fisiologicamente, il disgusto genera risposte corporee distintive, che aiutano a proteggere l’individuo dalla contaminazione. Alcune di queste reazioni includono:- Contrazione dei muscoli facciali: l’espressione tipica di disgusto aiuta a evitare l’inalazione o l’ingestione di sostanze potenzialmente dannose.
- Sensazione di nausea: una reazione fisiologica che indica il pericolo di un possibile avvelenamento o contaminazione.
- Riduzione della salivazione: riduce il rischio di ingerire sostanze tossiche.
- Battito cardiaco rallentato: è una risposta del sistema nervoso parasimpaticoIl sistema nervoso parasimpatico costituisce una delle due d... per limitare l’energia spesa in situazioni pericolose.
Queste risposte corporee sono automatiche e si attivano senza bisogno di una decisione cosciente, riflettendo la funzione di difesa che caratterizza il disgusto.
La tonalità edonica
Il disgusto ha una tonalità edonica negativa, poiché provoca sensazioni spiacevoli e un forte desiderio di evitare lo stimolo che lo ha generato. La sua valenza emotiva negativa è strettamente legata alla percezione di minaccia o contaminazione. Questa tonalità negativa è così potente che spesso basta una semplice esposizione visiva o olfattiva a uno stimolo disgustoso per evocare una risposta di rifiuto e repulsione. Nonostante il carattere sgradevole, il disgusto è funzionale e adattivo, in quanto spinge l’individuo a evitare sostanze o situazioni che potrebbero risultare pericolose per la propria salute o per la propria identità morale. In termini evolutivi, il disgusto contribuisce al benessere e alla sopravvivenza, favorendo un comportamento di allontanamento da ciò che è potenzialmente dannoso.I sistemi motivazionali del disgusto
Il disgusto attiva sistemi motivazionali che favoriscono l’evitamento e il distanziamento da situazioni o stimoli ritenuti minacciosi. Tra questi sistemi troviamo:- MotivazioneLa motivazione: un punto di vista scientifico La motivazione... all’evitamento fisico: il disgusto spinge l’individuo a evitare fisicamente la fonte di repulsione, come nel caso di cibi avariati o odori sgradevoli.
- Motivazione al distanziamento sociale: la reazione di disgusto interpersonale porta a evitare persone percepite come “contaminanti” o minacciose per il benessere sociale e personale.
- Motivazione morale: il disgusto può motivare il comportamento morale, spingendo a condannare o evitare azioni considerate contrarie ai propri valori.
Questi sistemi motivazionali non solo proteggono la salute fisica, ma anche la coesione sociale, aiutando a mantenere un senso di purezza morale e igiene personale.
Emozioni associate al disgusto
Il disgusto è spesso accompagnato da altre emozioni, che possono intensificare l’esperienza di repulsione o modularla. Le emozioni più comunemente associate includono:- RabbiaDefinizione neuroscientifica e psicologica La rabbia rappres...: il disgusto morale è spesso accompagnato da rabbia verso chi si comporta in modo offensivo.
- PauraDefinizione neuroscientifica e psicologica La paura è un’...: in alcuni contesti, il disgusto fisico può combinarsi con la paura per la propria incolumità, come di fronte a un pericolo biologico.
- VergognaLa vergogna, un'emozione profondamente radicata nella percez...: il disgusto interpersonale può indurre sentimenti di vergogna quando l’individuo si sente giudicato per la sua reazione.
- TristezzaDefinizione neuroscientifica e psicologica La tristezza è u...: la consapevolezza di qualcosa di profondamente ripugnante o ingiusto può generare tristezza, specie se si percepisce una perdita di valori o fiduciaLa fiducia, un'emozione cruciale nel tessuto delle relazioni....
- AnsiaL'ansia è una risposta emotiva caratterizzata da sentimenti...: il disgusto può anche essere accompagnato da ansia, specialmente quando si teme che la fonte della repulsione sia difficile da evitare o si preveda una minaccia persistente.
Queste emozioni si integrano al disgusto, rafforzando il desiderio di evitare o condannare la fonte percepita come minacciosa e contribuendo alla regolazione emotiva e sociale.
Micro-espressioni facciali associate
Le micro-espressioni facciali del disgusto sono tra le più riconoscibili e universali, poiché riflettono una reazione di difesa istintiva. Questi segnali includono:- Arricciamento del naso: indica una reazione di protezione verso odori o sostanze sgradevoli, impedendo l’inalazione di potenziali tossine.
- Sollevamento del labbro superiore: espone i denti superiori e segnala repulsione, contribuendo a evitare la contaminazione orale.
- Sguardo distolto o occhi contratti: il contatto visivo con lo stimolo disgustoso è ridotto, riflettendo il desiderio di allontanarsi.
- Sopracciglia abbassate: questa espressione enfatizza la repulsione e può combinarsi con un lieve aggrottamento della fronte.
Questi segnali di disgusto non solo risultano molto visibili agli altri, ma sono anche istintivi e difficili da sopprimere, facilitando una risposta sociale condivisa e istintiva di protezione.
Micro-espressioni facciali associate al disgusto – immagine a scopo illustrativo generata con l’IA
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