Scampia: crolla la Vela Celeste
Una ferita profonda e l’importanza di costruire su solide basi
Il crollo del ballatoio nella Vela Celeste del quartiere di Scampia a Napoli ha comportato la perdita di tre vite, mentre 12 persone sono rimaste ferite. 7 di queste sono minori e due bambine, di 7 e 4 anni, versano in condizioni gravissime. Vorremmo rassicurare che i bambini del progetto Circo Corsaro stanno tutti bene, ma è un’amara rassicurazione, in questa tragedia. Questo è il momento della solidarietà e di una riflessione profonda.
Tre persone hanno perso la vita, dodici sono state ricoverate, di cui sette bambini, ottocento persone sono state sgomberate, di cui almeno trecento minori. La situazione a Scampia è gravissima. Fondazione Patrizio Paoletti si è messa subito in moto, per offrire aiuto e sostegno. Da sette anni scommette e investe, infatti, sul Circo Corsaro di Scampia, un progetto ludico-pedagogico per combattere emarginazione e dispersione scolastica. Ma anche i più buoni progetti hanno bisogno di stabili fondamenta e un luogo sicuro.
“Nessuno dei 150 bambini con cui lavoriamo risulta coinvolto”, dichiara Marco Benini, pedagogista e responsabile dei progetti socio-educativi di Fondazione Patrizio Paoletti. “Resta tuttavia un dramma enorme per il quartiere e per la citta, che vive in condizioni precarie, già ben note”. L’Istituto Comprensivo Statale Virgilio IV, che solitamente ospita i laboratori circensi, potrebbe accogliere una parte delle famiglie sfollate. “Continueremo a essere presenti a Scampia” assicura Benini: “Questo è il momento per capire l’assoluta necessità di ricostruire e costruire socialitàLa socialità, un termine spesso sottolineato nell'odierno c..., stabilità e sicurezza, perché solo così si possono coltivare fiduciaLa fiducia, un'emozione cruciale nel tessuto delle relazioni..., speranzaUna definizione psicologica e neuroscientifica La speranza ... e resilienza”.
Maria Teresa Cesaroni, direttrice artistica e pedagogica del Circo Sociale, spiega che, nonostante i bambini del progetto non siano stati coinvolti, non è possibile escludere che lo siano le famiglie. “Siamo in contatto con tutte le famiglie, comprese quelle della scuola media, tramite le educatrici territoriali”, commenta Cesaroni: “Insieme a Paolo Rosini, operatore della Scuola di Circo, siamo pronti a offrire il nostro aiuto, organizzando supporto in collaborazione coi servizi territoriali e la scuola“.
Vorremmo esprimere la nostra solidarietà a tutte le famiglie coinvolte.
Grazie anche alle squadre di soccorritori, forze dell’ordine, medici, personale sanitario, pedagogico e quanti, in questo momento, stanno lottando insieme per Scampia.
Aiutaci a ricostruire socialità e benessere
- Foto di Andrea Damiati su Flickr
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