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Anziani, maestri di vita e di emozioni positive

Un valore per la famiglia e per la società

Le persone anziane provano emozioni profonde, hanno una spiccata intelligenza emotiva e tendono a interpretare in chiave positiva gli eventi dell’esistenza. Secondo un’indagine ISTAT, più dell’80% degli over65 dichiara di vivere la quotidianità serenamente e con soddisfazione, dato, questo, che smentisce lo stereotipo della terza età come periodo caratterizzato da tristezza e depressione.

L’importanza delle emozioni

Le emozioni sono una delle chiavi più importanti per una salute globale, anche degli anziani. L’alfabetizzazione emotiva e la capacità di riconoscere e nominalizzare le emozioni sono fattori fondamentali per il benessere psicosociale. L’impegno nel contrasto all’analfabetismo emotivo di Fondazione Patrizio Paoletti quest’anno comprende una collana dedicata alle emozioni, in ogni fascia d’età: infanzia, adolescenza, età adulta e anzianità. La collana include EduKit con focus specifici sulla vita quotidiana dei nuclei relazionali ed esercizi pratici, per promuovere uno sguardo interiore, scientifico e pratico al nostro mondo affettivo.

 



  • Edukit Le Emozioni

    L'anzianità


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Terza età tra sfide e risorse

Sebbene l’ingresso nell’età matura comporti degli sconvolgimenti, come l’uscita dal mondo del lavoro, la perdita di persone care o problemi fisici, gli ultrasessantacinquenni hanno grandi capacità di resilienza, sanno assaporare la felicità e affrontare la vita con spirito costruttivo.

È vero, alcuni anziani soffrono di solitudine e senso di isolamento, ma non si tratta di una caratteristica propria dell’autunno della vita, quanto della conseguenza di un ambiente socioculturale che spesso li considera soltanto soggetti bisognosi di sostegno, non più utili e talvolta incapaci. Riconoscerne l’importanza e aiutarli nel mantenersi attivi consente, invece, il dispiegarsi di un enorme potenziale che, se da un lato permette all’anziano di realizzare sé stesso, dall’altro consente alla società di godere di un patrimonio fatto di esperienza e sensibilità.

Emozioni: la capacità di vedere il bicchiere mezzo pieno

Gli anziani sono abili nel mettere in atto strategie di coping per adattarsi alle situazioni stressanti e accettare i cambiamenti. Con l’avanzare dell’età, inoltre, aumenta la capacità di controllare le emozioni, orientandosi maggiormente verso quelle positive e gratificanti, scommettendo sul buon esito delle proprie decisioni e affrontando le circostanze con spirito ottimistico.

La teoria della selettività socio-emotiva, elaborata dalla psicologa Laura Carstensen dell’Università di Standford, cerca di spiegare il perché di tale fenomeno. Le azioni umane, afferma la teoria, possono perseguire obiettivi conoscitivi o emotivi. Nel primo caso, la finalità di acquisire nuove informazioni induce i soggetti ad ampliare la propria rete di conoscenze, incorrendo maggiormente nel rischio di delusioni e fallimenti. Nel secondo caso, invece, scopo dell’azione è quello di evitare emozioni negative, intento che induce a coltivare una stretta cerchia di rapporti stabili, significativi e fautori di stati d’animo positivi.

Se durante la giovinezza il desiderio di conoscenza può essere predominante, durante la terza età si assiste a un’inversione di tendenza. La consapevolezza di avere a disposizione un tempo limitato rende gli obiettivi emotivi prioritari, inducendo le persone a circoscrivere la quantità delle proprie relazioni, privilegiando rapporti da cui trarre emozioni e sensazioni gratificanti e nei quali sentirsi accolti e veramente amati.

Vecchiaia: essere felici “qui e ora” e insieme

Le persone mature sono, soprattutto, capaci di sperimentare la felicità, intesa non come la gioia derivante da circostanze esterne, ma come stato interiore di serenità permanente. Il fatto di non poter pianificare un futuro lontano porta gli anziani a valorizzare il “qui e ora”, assaporando la serenità del momento presente e apprezzando ciò che la vita offre, senza fare calcoli o progetti sul domani. Nemica della felicità è l’impossibilità di trovare una dimensione nella quale esprimere le proprie istanze e soddisfare i bisogni interiori.

Affinché gli anziani possano vivere felicemente, dunque, è necessario metterli nelle condizioni di poter esprimere l’intelligenza emotiva e la ricchezza di sentimenti che li contraddistingue. Lasciarli soli, svalutarli, farli sentire inutili favorisce l’insorgere di tristezza, rabbia e depressione, condizioni che possono avere effetti sfavorevoli sulla salute fisica. Uno studio pubblicato su “Psychology and Aging”, infatti, dimostra che le emozioni negative possono incidere pericolosamente sul sistema immunitario, aumentando il rischio di patologie come problemi vascolari e stati infiammatori.

Un valore per la società

Per questi motivi è essenziale stimolare gli anziani ad avere una vita dinamica, coinvolgendoli nella vita familiare e in attività come il volontariato. Andare in pensione non significa cessare di essere persone di valore. In Italia, gran parte delle organizzazioni di volontariato funziona grazie al contributo dei pensionati, impegnati soprattutto nei settori dell’assistenza sanitaria, sociale e nella protezione civile.

Impegnarsi in queste pratiche comporta un duplice beneficio. La persona anziana, infatti, percependo l’impatto significativo del suo operare sulla vita degli altri, evita di cadere in dinamiche depressive sviluppando l’autoefficacia, ovvero la convinzione di essere in grado di compiere azioni sulla base delle proprie competenze. La società, da parte sua, può trarre dalle persone più mature, non solo un aiuto materiale, ma un sostegno morale, potendo fare affidamento sulla loro profonda empatia e capacità di vivere con autentica saggezza ogni attimo della vita.

 


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Bibliografia
  • Pedrinelli Carrara, L. (2013).  Attività di animazione con gli anziani. Stimolare la abilità cognitive e socio-relazionali nella terza età. Ed. Erickson.
  • Pedrinelli Carrara, L. (2015). Una mente attiva. Percorsi di stimolazione cognitiva nella terza età. Ed. Erickson
Sitografia
  • https://www.istat.it/wp-content/uploads/2024/04/REPORT_SODDISFAZIONE.pdf
  • https://www.stateofmind.it/2021/04/paradosso-invecchiamento/
  • https://www.stateofmind.it/2021/04/paradosso-invecchiamento/
  • https://lamenteemeravigliosa.it/gestione-delle-emozioni-terza-eta/
  • https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2179-stimolare-il-contatto-emotivo-nell-anziano.html
  • https://academic.oup.com/psychsocgerontology/article/65B/2/135/642926?login=false
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