Il silenzio è per tutti
Il linguaggio universale del silenzio, un diritto e un bisogno
Nella vita contemporanea, caotica, iperconnessa e accelerata, il silenzio sembra diventato un bene raro, seppure sia prezioso per tutti. Qualsiasi sia la nostra “tradizione sonora” che ci fa sentire a casa (bambini che giocano, partite in cortile, traffico che si modula al tramonto e chiacchiere tra i condomini), il silenzio è, in ogni caso, un bene universale, che nutre il corpo e la mente, che si rigenerano nella quiete.
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ToggleAvremo la Giornata Nazionale del Silenzio
Il silenzio è un vero strumento di salute globale, che apporta importanti benefici al corpo e alla psiche, testimoniati da una crescente ricerca scientifica, che si è intensificata soprattutto negli ultimi decenni.
Proprio per favorire la diffusione e condivisione dei molti benefici del silenzio per il nostro benessere, il 25 ottobre scorso l’On. Giorgio Mulè ha presentato la proposta di legge per istituire la Giornata Nazionale del Silenzio, con il contributo psicopedagogico e scientifico di Fondazione Patrizio Paoletti.
Non deve essere un privilegio
Se il silenzio è diventato piuttosto raro nella nostra quotidianità, non dobbiamo cadere nell’equivoco che esso sia un lusso o un privilegio per pochi, magari chiusi in qualche monastero, centro meditativo o bianca villa d’avanguardia sul mare. Il silenzio è un luogo di pace, in primis interiore, come ci ricorda il nostro fondatore Patrizio Paoletti, che tutti possiamo e dovremmo coltivare, per prenderci cura di noi stessi.
Se naturalmente amiamo le voci dei nostri bambini, che gioiosamente giocano e ridono in casa, se la cucina risuona di pentole profumate e conversazioni vivaci, mentre nel nostro quartiere la musica e il suono brulicante della vita sono parte integrante della nostra identità culturale, il corpo e la nostra mente hanno comunque bisogno di una pausa di silenzio per rigenerarsi.
Il silenzio: un linguaggio universale
Il silenzio è apprezzato e valorizzato in tutte le culture, con specificità che raccontano le diverse e uniche sensibilità tradizionali. Per esempio:
- Nella cultura cinese il silenzio è detto jìjìng (寂静), che significa “quieto” e “immobile”, sottolineando la sfumatura di calmaLa calma è uno stato emotivo di tranquillità e pace. Da un... Leggi, immobilità e quiete del silenzio.
- In quella giapponese il silenzio si chiama chinmoku (沈黙) e designa una vera e propria arte, che comprende l’imparare a trattenersi dal dire cose negative o spiacevoli, o dal rivelare inutili pettegolezzi, prestando la bocca alla catena delle chiacchiere o addirittura delle maldicenze. La parola chinmoku etimologicamente richiama il movimento dell’inoltrarsi nella calma silenziosa, sottolineando l’aspetto fluido e dinamico, vivo e attivo del silenzio, che diviene un’immersione nell’essenza.
- Nella tradizione ebraica il silenzio è דְּמָמָה, d’mamah, che in ambito biblico corrisponde a un vero e proprio suono, anche all’origine dello stesso nome di Adamo e di quello del “sangue” dam. La lingua ebraica testimonia quindi l’aspetto sonoro e vitale del silenzio.
- In quella araba il silenzio si dice صامت, samat, ed è collegato al concetto di digiuno, saum, proponendo l’immagine di “digiuno dalla parola”, un’occasione di ordine, purificazione, concentrazione e rigenerazione.
I benefici del silenzio
Ma cosa ci accade quando abbracciamo il silenzio? La ricerca neuroscientifica rivela i molti benefici del silenzio, che favorisce anche l’autoriflessione, la creativitàLa creatività è la capacità di generare idee originali e ... Leggiidazione della memoria e lmemoriaLa memoria è una funzione cognitiva fondamentale che consis... Leggigione delle dissonanze e ferite emotive.
Il silenzio riduce l’infiammazione del corpo e l’ansia, regoansiaL'ansia è una risposta emotiva caratterizzata da sentimenti... Leggiza il sistema immunitario, migliora la capacità di concentrazione e di decisione. E ripristina il nostro senso di connessione con noi stessi: quella voce interiore che, nel caos della quotidianità, a volte è più difficile sentire.
Ai benefici del silenzio Fondazione Patrizio Paoletti dedica l’EduKit gratuito “Il silenzio è salute”, per approfondire l’impatto positivo sul sistema corpo-mente e anche sulla qualità delle nostre relazioni e interazioni con il mondo.
Scopri come il silenzio rafforza il tuo benessere
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IL SILENZIO è SALUTE
Un diritto, un bisogno condiviso
Se la legge ha ormai riconosciuto il diritto alla disconnessione dei lavoratori, centrale nell’era digitale e dello smart working, forse dovremmo cominciare a vedere nello stesso silenzio un diritto umano fondamentale: un diritto alla pace, allo paceDefinizione neuroscientifica e psicologica La pace è un'emo... Leggirdo interiore, a una sana attenzione attenzioneL'attenzione è un processo cognitivo complesso e multidimen... Leggi benessere, un vero e proprio bisogno, pari a quello del nutrimento, dell’amore e delamoreL'amore, un'emozione profondamente coinvolgente e significat... Leggio di appartenenza.
Siamo tutti chiamati a cercare un tempo di silenzio intenzionale, crearlo e collocarlo nel nostro calendario delle priorità, come faremmo con qualsiasi altro impegno, come una sessione di attività fisica o una spesa al mercato locale. Perché il silenzio è parte integrante di uno stile di vita sano e umanamente sostenibile.
Buono per tutti
Il silenzio è una via di salute per tutti, grandi e piccini, a patto che non sia un sintomo di isolamento isolamento socialeL'isolamento sociale è un fenomeno psicologico e sociale ch... Leggine,solitudineLa solitudine è un'emozione complessa caratterizzata da un ... Leggielta consapevole di dedicare un momento di qualità a noi stessi. Ad AIS Assisi International School di Fondazione Patrizio Paoletti gli studenti sono educati anche a momenti di piacevole silenzio consapevole, che supportano la didattica, didatticaLa didattica non è semplicemente l’atto di insegnare, ma ... Leggività, ma soprattutto la crescita integrata di bambini e adolescenti, con lo sviluppo delle intelligenze, compresa quella relazionale ed emotiva.
Il silenzio non appartiene solo a una cultura o a una fascia della popolazione: appartiene a tutti. O, se vogliamo, tutti apparteniamo al silenzio: quello stato primigenio di pienezza interiore e creativa che si prepara a farsi suono espandendosi, il tempo che precede la svolta, la nascita, la Creazione. Il silenzio è davvero essenziale, perché è la stessa essenza della vita: il movimento che parte dal centro, lo spazio della possibilità e della presenza, dove prefigurare soluzioni, evoluzioni e nuovi modi per migliorare noi stessi e la nostra esistenza sulla Terra.
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- https://www.quotidianocanavese.it/lifestyle/silenzio-terapeutico-56750
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