Skip to main content

Nativi digitali e adolescenti iperconnessi

Coltivare l’equilibrio tra reale e virtuale

In occasione della Giornata Internazionale della Gioventù del 12 agosto, approfondiamo la salute digitale di ragazzi e adolescenti, tra mondo virtuale e reale. I cosiddetti “nativi digitali” appartengono alla generazione nata e cresciuta nell’epoca della diffusione di massa delle tecnologie digitali, idealmente dal 1985 in poi. L’uso pervasivo della tecnologia ha portato loro sfide e opportunità uniche. Queste sono ancora più profonde per gli adolescenti di oggi, che vivono in una connessione costante, spesso al limite dell’iperconnessione e della dipendenza dal web. Sebbene l’accesso immediato a informazioni e comunicazioni globali offra innumerevoli vantaggi, ci sono anche rischi significativi associati. Quali sono le strategie possibili per promuovere un uso sano e consapevole della tecnologia nei giovani?

Distinguere reale e virtuale

La crescente sovrapposizione tra vita online e offline crea un contesto in cui i confini tra il mondo reale e quello virtuale diventano sempre più sfumati. I nativi digitali e soprattutto gli adolescenti navigano costantemente tra questi due mondi, spesso trovandosi a dover bilanciare esperienze offline e online. Questo può portare a una percezione distorta della realtà, dove le esperienze virtuali possono sembrare addirittura più autentiche o importanti di quelle reali. I social media, in particolare, contribuiscono a questa confusione, con l’aggravante che le vite costruite e filtrate degli altri possono creare aspettative irrealistiche. Soprattutto i giovani possono sentirsi inadeguati, confrontando la propria vita reale con la rappresentazione idealizzata delle vite altrui online. Per favorire la salute digitale dei ragazzi, è cruciale educare allo sviluppo di una consapevolezza critica in merito ai contenuti online e a riconoscere la differenza tra apparenza digitale e realtà.

Scuola e intelligenza artificiale 

Essenziale per l’alfabetizzazione mediatica è il ruolo della scuola. In ambito scolastico il ricorso all’intelligenza artificiale per l’apprendimento è ormai un dato di fatto. Anche se la scuola non è sempre pronta ad affrontare questa nuova realtà, scoraggiare i ragazzi all’uso dell’intelligenza artificiale non sembra una via risolutiva o costruttiva. Al contrario, includere sapientemente le nuove tecnologie all’interno dei percorsi didattici può fornire agli insegnanti la giusta occasione per illustrare agli studenti pregi e difetti degli strumenti digitali di supporto. Fondazione Patrizio Paoletti scommette sull’intelligenza artificiale a servizio anche della formazione degli stessi docenti, con la piattaforma Teachers Outreach, ideata per garantire l’accesso a un’istruzione di qualità in tutto il mondo, attraverso l’aggiornamento personalizzato degli educatori.

Opportunità di socialità nella dimensione virtuale

La dimensione virtuale offre nuove opportunità di socialità ai ragazzi, che hanno la possibilità di connettersi con coetanei e comunità globali, superando le barriere geografiche e culturali. Piattaforme online e social media permettono la creazione di gruppi di supporto, forum di discussione e reti di interesse condiviso, favorendo un senso di appartenenza e supporto reciproco. Queste connessioni virtuali possono essere particolarmente preziose per i giovani che si sentono emarginati o isolati nella loro comunità locale. Internet offre, infatti, uno spazio dove ognuno può trovare persone con esperienze simili alle proprie.

Isolamento e bolla digitale: favorire il contatto umano

Se la rete favorisce una costante connettività e condivisione, molti adolescenti sperimentano, tuttavia, forme di isolamento, sia fisico che emotivo. La dipendenza dai dispositivi digitali e dalle piattaforme online può limitare le interazioni faccia a faccia, riducendo le opportunità di costruire relazioni autentiche e profonde. Questo isolamento può portare a sentimenti di solitudine e alienazione.

Gli algoritmi che personalizzano i contenuti possono restringere ulteriormente l’orizzonte conoscitivo, creando una vera e propria bolla digitale, che espone solo a informazioni e opinioni che confermano le nostre credenze preesistenti. Questo può impedire un vero confronto con la diversità di idee ed esperienze, limitando l’apertura mentale e la crescita personale e sociale, fondamentali nell’adolescenza, ma anche in tutto il corso della vita.

Per contrastare l’isolamento, è importante promuovere attività che favoriscano l’interazione sociale diretta e l’inclusione. Sempre più di frequente, anche tra i più piccoli, si ricorre all’utilizzo di chatbot, o software che consentono agli utenti di interagire con i dispositivi digitali come se stessero comunicando con una persona reale. Tuttavia, sebbene simili strumenti rappresentino un valido supporto in alcuni ambiti della quotidianità, talvolta limitano le reali potenzialità comunicative, soprattutto tra i più giovani. Essenziali sono, invece, programmi comunitari, sport di gruppo e attività extracurriculari che possono aiutare i giovani a sviluppare competenze sociali e a costruire relazioni significative, fondate sull’effettiva condivisione di esperienze ed emozioni.


  • SALUTE DIGITALE

    Come gestire i rischi della dipendenza da web


    Compila il form
    e guarda subito il webinar

    "*" indica i campi obbligatori

    Dati Anagrafici*

Prevenire il Cyberbullismo

Una delle minacce più gravi sulla rete resta il fenomeno del cyberbullismo. A differenza del bullismo tradizionale, il cyberbullismo può avvenire ovunque e in qualsiasi momento, grazie alla natura pervasiva dei dispositivi digitali. Le vittime possono essere esposte a molestie, insulti, diffamazioni e minacce, con conseguenze psicologiche profonde e durature. Studi hanno dimostrato che il cyberbullismo può portare a depressione, ansia e bassa autostima e il rischio è massimo nell’adolescenza, dove l’identità è ancora in costruzione.

Nutrire la consapevolezza di genitori, educatori e istituzioni scolastiche in merito a questo fenomeno può incoraggiare il ricorso a strategie preventive e di intervento. Programmi educativi che promuovono l’empatia e lo sviluppo di competenze digitali possono aiutare i giovani a gestire meglio le interazioni online e a difendersi dai rischi del web.

Un uso equilibrato della tecnologia

Il Surgeon General statunitense mette in guardia dai pericoli dei social media, che potrebbero essere un fattore importante della crisi di salute mentale giovanile. Sottolinea che il potenziale danno dipende della quantità di tempo che i ragazzi trascorrono sulle piattaforme, dal tipo di contenuto a cui sono esposti e dall’interferenza su attività essenziali per la salute, come il sonno e l’attività fisica. D’altra parte, annovera anche i benefici dei social media, come ricevere supporto, sviluppare creatività e connessione con gli amici.

È fondamentale, quindi, incoraggiare un uso equilibrato della tecnologia, affinché le interazioni virtuali non sostituiscano mai le relazioni nel mondo reale. Per mitigare i rischi associati e promuovere un uso sano e consapevole della tecnologia, è essenziale un approccio educativo di qualità. Genitori, educatori e società sono chiamati a collaborare per fornire ai più giovani le competenze necessarie per navigare nel mondo digitale in modo sicuro e responsabile in una realtà quotidiana sempre più connessa. Fondazione Patrizio Paoletti mette a disposizione una videolezione gratuita per imparare a proteggere i ragazzi dai rischi della dipendenza dal web e coltivare la salute digitale.


  • Mai più soli

    Dona il diritto alla salute e al benessere mentale di ogni bambino e adolescente

Bibliografia
  • Mobilio, Giuseppe. “LA CO-REGOLAZIONE DELLE NUOVE TECNOLOGIE, TRA RISCHI E TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI.” OSSERVATORIO SULLE FONTI. Accessed 02 08 2024.
  • Ranieri, and Maria. Tecnologie per educatori socio-pedagogici: metodi e strumenti. Carocci Faber, 2020.
  • Zampieri, Sandra, et al. “Young People and Technologies: Between Digital Natives and Actual Competences.” Swiss journal of educational research, 2018.
Sitografia
  • Pizzetti, Franco. “Da “nativi digitali” a “consapevoli digitali”, il ruolo della Scuola.” Agenda Digitale, 16 November 2018, https://www.agendadigitale.eu/scuola-digitale/scuola-competenze-e-nativi-digitali/. Accessed 2 August 2024.
Immagini

Sii parte del cambiamento. Condividere responsabilmente contenuti è un gesto che significa sostenibilità

Potrebbe interessarti

    Iscriviti alla newsletter

    NEWSLETTER GEN

    Modulo per l'iscrizione alla newsletter FPP

    Nome(Obbligatorio)
    Email(Obbligatorio)
    Privacy Policy(Obbligatorio)
    Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.