Skip to main content
La frutta secca a guscio e i semi oleaginosi

La frutta secca a guscio e i semi oleaginosi

Componenti fondamentali di una dieta sana

In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione del 16 ottobre, approfondiamo insieme il gruppo della frutta secca e dei semi oleaginosi, formato da tutta la frutta a guscio (nuts) e dai semi oleaginosi, che presentano una composizione nutrizionale molto simile a quella della frutta secca. Parliamo quindi di noci, noci del Brasile, noci pecan, anacardi, mandorle, nocciole, arachidi, pinoli, pistacchi e semi di girasole, lino, sesamo, zucca, chia, canapa. Perché sono così importanti per la nostra salute?

Al naturale, creme e oli

Oltre che al naturale (sgusciati o con guscio) questi alimenti possono essere reperiti sul mercato in forma di creme spalmabili (ad esempio di mandorle, nocciole, sesamo – tahin, noci).

Inoltre, tutti gli oli vegetali, ad eccezione di quello di oliva, vengono prodotti a partire da questi alimenti (ad esempio di arachidi, semi di lino, girasole, sesamo, canapa).

Un prezioso apporto nutrizionale

La frutta secca e a guscio e i semi hanno in comune il fatto di essere “oleaginosi”, cioè ricchi di grassi: si tratta prevalentemente di grassi polinsaturi, cioè grassi buoni, mentre sono totalmente privi di colesterolo e il loro contenuto di grassi saturi è molto basso. Gli acidi grassi polinsaturi includono gli acidi grassi essenziali omega-3 e omega-6.

Ma la frutta secca e i semi oleaginosi sono anche una ricca fonte di proteine vegetali, oltre a carboidrati complessi, fibre e micronutrienti. Ad esempio, contribuiscono all’apporto dietetico di calcio, ferro, magnesio, potassio, rame, triptofano, vitamina E, B6 e B9. Le noci e i semi di lino e chia sono particolarmente ricchi di acidi grassi omega-3.


    OGNI FIRMA CONTA,
    SOPRATTUTTO LA TUA.

    Dona il tuo 5x1000
    a Fondazione Patrizio Paoletti
    CODICE FISCALE 94092660540


    5x1000 promemoria SMS

    "*" indica i campi obbligatori

    I tuoi dati*
    Privacy Policy*

Credenze da sfatare

Spesso la frutta secca e i semi vengono letteralmente “evitati” perché erroneamente considerati ipercalorici a causa della loro ricchezza di grassi. Al contrario, la ricerca ha dimostrato che un maggiore consumo di noci è associato a una riduzione del peso corporeo e del grasso corporeo. Uno studio pubblicato su Obesity Review conferma:

Le prove attuali dimostrano che la preoccupazione che il consumo di frutta secca contribuisca ad aumentare l’adiposità appare infondata.

Pertanto, il consumo regolare e variato dei componenti di questo gruppo alimentare può consentire di sostituire i grassi saturi con grassi polinsaturi più sani, ed è stato associato a una diminuzione delle concentrazioni delle LDL circolanti ossidate e del rischio di malattie cardiovascolari e ipertensione, mentre l’effetto sul rischio di diabete appare ancora controverso.

Raccomandazioni per la dieta

Il consumo regolare di frutta secca e semi oleaginosi è quindi raccomandato in tutti i tipi di dieta, in quanto influenza favorevolmente lo stato di salute. Le quantità dipendono dal fabbisogno calorico totale, ma non si dovrebbe scendere sotto i 30 grammi al giorno.

È possibile inserirli nella dieta ad esempio come snack, in forma di crema spalmata sul pane o macinati per condire primi piatti. Mentre la frutta secca può essere consumata intera, i semi vanno sempre macinati prima del consumo, in quanto la nostra masticazione non sarebbe in grado di frantumarli e rendere liberi per l’assorbimento i nutrienti in essi contenuti.


Luciana BaroniLuciana Baroni è Neurologo, Geriatra, Fisiatra, Nutrizionista esperta in alimentazione a base vegetale. Socio fondatore e Presidente in carica di S.S.N.V. Ideatrice del metodo del PiattoVeg.
IG @dr_luciana.baroni

 

 



  • GLI ADOLESCENTI VANNO AIUTATI.
    PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.

    Scegli l'importo della tua donazione

Bibliografia
  • Abbasifard M, Jamialahmadi T, Reiner Ž, Eid AH, Sahebkar A. The effect of nuts consumption on circulating oxidized low-density lipoproteins: A systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Phytother Res. 2023 Apr;37(4):1678-1687. doi: 10.1002/ptr.7787. Epub 2023 Mar 1. PMID: 36856053.
  • Arnesen EK, Thorisdottir B, Bärebring L, Söderlund F, Nwaru BI, Spielau U, Dierkes J, Ramel A, Lamberg-Allardt C, Åkesson A. Nuts and seeds consumption and risk of cardiovascular disease, type 2 diabetes and their risk factors: a systematic review and meta-analysis. Food Nutr Res. 2023 Feb 14;67. doi: 10.29219/fnr.v67.8961. PMID: 36816545; PMCID: PMC9930735.
  • Bechthold A, Boeing H, Schwedhelm C, Hoffmann G, Knüppel S, Iqbal K, De Henauw S, Michels N, Devleesschauwer B, Schlesinger S, Schwingshackl L. Food groups and risk of coronary heart disease, stroke and heart failure: A systematic review and dose-response meta-analysis of prospective studies. Crit Rev Food Sci Nutr. 2019;59(7):1071-1090. doi: 10.1080/10408398.2017.1392288. Epub 2017 Nov 7. PMID: 29039970.
  • Nishi SK, Viguiliouk E, Blanco Mejia S, Kendall CWC, Bazinet RP, Hanley AJ, Comelli EM, Salas Salvadó J, Jenkins DJA, Sievenpiper JL. Are fatty nuts a weighty concern? A systematic review and meta-analysis and dose-response meta-regression of prospective cohorts and randomized controlled trials. Obes Rev. 2021 Nov;22(11):e13330. doi: 10.1111/obr.13330. Epub 2021 Sep 8. PMID: 34494363; PMCID: PMC9285885.
  • Schwingshackl L, Schwedhelm C, Hoffmann G, Knüppel S, Iqbal K, Andriolo V, Bechthold A, Schlesinger S, Boeing H. Food Groups and Risk of Hypertension: A Systematic Review and Dose-Response Meta-Analysis of Prospective Studies. Adv Nutr. 2017 Nov 15;8(6):793-803. doi: 10.3945/an.117.017178. Erratum in: Adv Nutr. 2018 Mar 1;9(2):163-164. doi: 10.1093/advances/nmx015. PMID: 29141965; PMCID: PMC5683007
Immagini

Sii parte del cambiamento. Condividere responsabilmente contenuti è un gesto che significa sostenibilità

Alleniamo l'intelligenza emotiva: che emozione ti suscita questo articolo?

Loading spinner

Potrebbe interessarti

Il cibo come cultura, emozioni e relazioni

Il cibo come cultura, emozioni e relazioni

L’essere umano non mangia solo per fame: il cibo è cultura, emozioni e relazioni. Ci si alimenta pe…
Alzheimer nuove frontiere di ricerca e diagnosi precoce

Alzheimer: nuove frontiere di ricerca e diagnosi precoce

L’intelligenza artificiale potrebbe aiutare a diagnosticare precocemente la malattia di Alzheimer…

Bambini resilienti. Adele Diamond e Patrizio Paoletti: domande e risposte

L'importanza di gestire lo stress per essere più resilienti, l'importanza di non sentirsi soli e is…
Come la meditazione aiuta l'apprendimento

La meditazione può favorire l’apprendimento?

La meditazione ha radici storiche remote: le prime tracce documentate risalgono all’India del 1500…
The Science of Education for Peace

“The Science of Education for Peace”. Scarica il book gratuito

Mai come oggi abbiamo bisogno della pace. Dopo gli sconvolgimenti mondiali della pandemia da COVID-…
Come influisce l'alimentazione sul Parkinson

Come influisce l’alimentazione sulla Malattia di Parkinson?

La Malattia di Parkinson è correlata alla riduzione del contenuto di dopamina nel cervello. Rappres…

    Iscriviti alla newsletter

    NEWSLETTER GEN

    Modulo per l'iscrizione alla newsletter FPP

    Nome(Obbligatorio)
    Email(Obbligatorio)
    Privacy Policy(Obbligatorio)
    Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.