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“Una foresta” a Scampia

Spettacolo di fine anno della Scuola di Circo Corsaro

Ogni anno è un momento speciale. Lo è innanzitutto per chi ha il privilegio di assistere al frutto creativo del loro percorso annuale, ma anche per ciascuna delle ragazze e dei ragazzi, per ognuno dei bambini e delle bambine della Scuola di Circo Corsaro del quartiere di Scampia, a Napoli. È l’evento finale del progetto di Circo Sociale realizzato da Circo Corsaro, Fondazione Patrizio Paoletti (nell’ambito del programma Scuole nel Mondo) e New Life for Children, in partenariato con Chiku (chi rom e chi no), le educative territoriali della cooperativa L’uomo e il legno e con il sostegno del Fondo di Beneficenza di Intesa SanPaolo.

Anche quest’anno è arrivato puntuale: Una Foresta”, questo il titolo dello spettacolo, andrà in scena domenica 6 giugno 2021 (ore 21:00). Dopo l’esperienza dello scorso anno, un mediometraggio intensissimo realizzato con gli educatori in pieno lockdown, finalmente i ragazzi tornano in scena nella loro “casa”, il Teatro Area Nord di Piscinola.

“La riflessione che sottende al tema dello spettacolo di quest’anno – spiega Maria Teresa Cesaroni, direttrice artistica e pedagogica –  è una riflessione sulla condizione di vita di certe periferie urbane dove il contatto con la natura è negato nella cultura, nelle conoscenze e nelle possibilità e di come anche il crescere avendo la possibilità di attraversare boschi, valli e giardini o semplicemente un orto, sia in realtà da considerarsi un privilegio.

Dal 2008 Richard Louv nel suo libro “L’ultimo bambino del bosco” parla di disturbo per deficit della natura e da allora ancora di più a cascata sono nati progetti, movimenti, stili educativi come l’asilo nel bosco e vari altri progetti, ma che rimangono spesso a beneficio di una classe sociale medio alta e che ad ogni modo quasi sempre esclude le grandi periferie urbane dove spesso le bambine e i bambini hanno difficoltà anche solo a disegnare animali che non siano cani e gatti o animali visti in televisione, dove la capacità empatica di rapportarsi agli essere viventi che li circondano è quasi del tutto assente e persino l’erba del prato è vista come una minaccia.”

“L’intreccio narrativo scaturisce da un sogno. – racconta il regista Michele Bandini – in una notte d’inizio estate il quartiere è colpito da un forte temporale. I lampi illuminano i palazzi, i tuoni scuotono le strade, i motorini si fermano sotto gli androni, le macchine ai lati della strada. Tutti rimangono a casa, perché è una tempesta come non se ne vedevano da anni… sembra non finire mai. Le strade sono fiumi, le scalinate cascate rigogliose… Elena è a casa, come i/le compagn* è nella sua camera che ascolta la pioggia battere alla finestra. Lentamente scivola in un sonno profondo, un sonno sereno e avvolgente e poi un sogno arriva da chissà quale parte del tempo o dello spazio.

Elena sogna una foresta a Scampia. Sogna che la tempesta ha pulito le strade del quartiere, ha trascinato via l’asfalto e che all’alba un sole raggiante ha fatto crescere alberi enormi, querce, faggi, betulle, aceri rigogliosi che sfiorano i tetti dei palazzi. Ci sono ruscelli tra i vicoli, torrenti dalle scale, e sentieri di pietra e argilla tra i palazzi. Nel fango appaiono impronte di animali, zampe che tracciano il suolo. In una notte Scampia è tornata ad essere una foresta, una memoria che la terra non dimentica e che noi, in quanto esseri umani, abbiamo il bisogno di coltivare e alimentare… e immaginarlo non come il giardino privato che perimetra la nostra casa ,ma come quel giardino selvatico alle porte delle case di tutti, quel bosco arcaico dove perdersi per ritrovare se stessi e gli altri.”

Direttrice Artistica e Pedagogica: MariaTeresa Cesaroni
Regia: Michele Bandini
Responsabile per Fondazione Patrizio Paoletti: Marco Benini

Operatori/trici: Maria Teresa Cesaroni, Samuele Mariotti, Leonardo Varriale, Tirocinanti e volontarie, Eva Di Jorio, Alberto Laplaca, Andrea Maragliano, Erica Servillo

In collaborazione con: Cooperativa “L’Uomo e il Legno” Educative territoriali:
Simpatiche Canaglie
Operatrici: Rossella Lauria, Anna Riccio, MariaLa Voce dei Luoghi
Operatrice: Virginia Sarno e Raffaella Verde

 

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Sguardi, 2020:

Crisalide… un giorno ancora, 2019:

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