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Educazione

Lifelong Learning

Che cosa intendiamo con questo termine?

Il termine “Lifelong Learning”, o apprendimento permanente, si riferisce a un processo continuo di acquisizione di conoscenze e competenze durante tutto l’arco della vita di una persona. Questo concetto abbraccia l’idea che l’apprendimento non si limita agli anni formativi dell’infanzia e dell’adolescenza, né si conclude con la fine della scuola o dell’università. Al contrario, l’apprendimento permanente riconosce che le persone devono continuare a sviluppare nuove competenze e conoscenze per affrontare le sfide mutevoli della vita, del lavoro e della società.

L’apprendimento permanente può avvenire in contesti formali, come corsi di aggiornamento professionale, seminari e workshop, ma anche in contesti informali, come la lettura di libri, l’ascolto di podcast, la partecipazione a discussioni online o l’apprendimento attraverso esperienze di vita quotidiana. Esso comprende non solo l’acquisizione di nuove competenze tecniche o professionali, ma anche lo sviluppo personale, sociale e culturale. L’idea centrale è che l’apprendimento è un processo dinamico, che deve essere coltivato e sostenuto nel corso della vita, per rimanere rilevante in un mondo in continuo cambiamento.

 

Chi l’ha introdotto nel nostro vocabolario e in che occasione?

Il concetto di apprendimento permanente trova le sue radici negli anni ’30, quando era principalmente associato all’istruzione popolare e alla formazione dei lavoratori. L’obiettivo principale era migliorare la produttività sul lavoro attraverso l’educazione degli operai. A partire dagli anni ‘70, questa idea ha iniziato a evolversi, avvicinandosi alla nostra attuale comprensione di educazione continua. Il termine ‘Lifelong Learning’ è stato formalmente introdotto nel vocabolario educativo e politico internazionale proprio in quegli anni: una delle prime e più influenti occorrenze di questo termine si trova nel rapporto UNESCO “Learning to Be: The World of Education Today and Tomorrow” (1972), noto anche come Rapporto Faure, dal nome del presidente della commissione, Edgar Faure. Questo documento sottolineava la necessità di considerare l’educazione come un processo continuo e permanente, per affrontare le sfide sociali ed economiche di un mondo in rapida evoluzione. Negli anni ’90, il concetto ha guadagnato ulteriore rilevanza con il Rapporto Delors, “Learning: The Treasure Within” (1996), che ha ribadito l’importanza dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita come un pilastro fondamentale per la società del futuro. Questi rapporti hanno posto le basi per le politiche educative di molti paesi, evidenziando l’importanza di un sistema educativo flessibile e accessibile a tutti, che supporti l’apprendimento continuo e l’adattamento alle nuove esigenze del mercato del lavoro e della società.

 

Perché si riconosce tanta importanza al Lifelong Learning?

Il Lifelong Learning è considerato cruciale per diversi motivi. Innanzitutto, il rapido progresso tecnologico e l’evoluzione del mercato del lavoro richiedono che le persone aggiornino costantemente le proprie competenze per rimanere competitive e rilevanti. Le tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, l’automazione e la digitalizzazione, stanno trasformando interi settori, creando nuove opportunità ma anche nuove sfide per i lavoratori.

Inoltre, l’apprendimento permanente contribuisce allo sviluppo personale e sociale. Esso favorisce la crescita intellettuale e il benessere emotivo, aiutando le persone a mantenere una mente attiva e a vivere una vita più soddisfacente e significativa. Dal punto di vista sociale, un cittadino ben informato e istruito è in grado di partecipare attivamente alla vita democratica, contribuendo al progresso e alla coesione della comunità.

Infine, l’apprendimento permanente è essenziale per affrontare le sfide globali contemporanee, come i cambiamenti climatici, le disuguaglianze sociali ed economiche e la necessità di uno sviluppo sostenibile. Preparare le persone a comprendere e ad affrontare questi problemi complessi richiede un’educazione continua che promuova il pensiero critico, la creatività e la capacità di problem solving.

 

Lifelong Learning: obbligo od opportunità?

Il Lifelong Learning rappresenta sia un obbligo che un’opportunità. Dal punto di vista individuale, è un obbligo nel senso che l’adeguamento continuo delle competenze è spesso necessario per mantenere l’occupabilità in un mercato del lavoro in evoluzione. Le persone devono essere proattive nel cercare opportunità di apprendimento e nel coltivare nuove competenze per rimanere competitive e adattabili. Questo obbligo, però, non deve essere visto come un peso, ma come un mezzo per raggiungere una carriera soddisfacente e una crescita personale.

D’altra parte, il Lifelong Learning è anche un’opportunità. È un’opportunità per esplorare nuovi interessi, per crescere a livello personale e professionale e per migliorare la propria qualità di vita. Le società che promuovono e facilitano l’apprendimento permanente creano un ambiente in cui i cittadini possono prosperare, innovare e contribuire al bene comune. Le politiche educative che supportano il Lifelong Learning rendono l’educazione accessibile e flessibile, permettendo a tutti di continuare ad apprendere indipendentemente dall’età, dalla posizione sociale o dal background educativo.

 

 

Bibliografia
  • Collins, J. (2009). Lifelong learning in the 21st century and beyond. Radiographics, 29(2), 613-622.
  • Elfert, M. (2015). UNESCO, the Faure report, the Delors report, and the political utopia of lifelong learning. European Journal of Education, 50(1), 88-100.
  • Field, J. (2011). Lifelong learning. Adult learning and education, 20-28.
  • Fischer, G. (2000). Lifelong learning—more than training. Journal of Interactive Learning Research, 11(3), 265-294.

 

 

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