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Corteccia motoria

Che cos’è la corteccia motoria?

La corteccia motoria è una parte del cervello che si occupa di pianificare, controllare ed eseguire i movimenti volontari. È composta principalmente da neuroni piramidali che inviano segnali elettrici ai motoneuroni del midollo spinale. Questi segnali arrivano poi ai muscoli scheletrici, facendo sì che si contraggano e producano il movimento.

La corteccia motoria primaria (M1)

La corteccia motoria primaria (M1) è il centro di questa complessa rete. I neuroni di M1 ricevono informazioni da varie parti del cervello, che aiutano a modulare i segnali motori. Oltre a M1, ci sono anche altre aree motorie, come la corteccia premotoria e l’area motoria supplementare, che sono fondamentali per preparare e coordinare i movimenti. La corteccia premotoria è essenziale per pianificare movimenti complessi e adattarli agli stimoli esterni: in quest’area sono stati trovati i neuroni specchio, che hanno un ruolo importante nell’apprendimento per imitazione, nella comprensione delle azioni degli altri e persino nell’empatia. Nella corteccia premotoria, i neuroni specchio aiutano a collegare l’osservazione delle azioni con la loro esecuzione, contribuendo così alla nostra capacità di imparare osservando gli altri. L’area motoria supplementare, invece, è importante per coordinare i movimenti che coinvolgono entrambe le mani e per organizzare sequenze di movimenti.

Dove si trova la corteccia motoria?

La corteccia motoria si trova nella parte posteriore del lobo frontale del cervello umano, più precisamente nella circonvoluzione precentrale, una regione del cervello che si estende verticalmente lungo la parte anteriore del solco centrale, a sua volta una struttura che separa il lobo frontale dal lobo parietale. La posizione della corteccia motoria è strategica per la sua funzione di controllo dei movimenti volontari del corpo. La corteccia motoria primaria, che è la parte principale della corteccia motoria, occupa la maggior parte della circonvoluzione precentrale. Le altre aree motorie sono situate appena davanti alla corteccia motoria primaria.

La corteccia motoria è organizzata in modo somatotopico, il che significa che diverse aree della corteccia controllano specifiche parti del corpo, disposte nello stesso ordine in cui si trovano nel corpo. Ad esempio, la zona della corteccia che controlla il piede si trova accanto a quella che controlla la gamba.

Quali sono le funzioni principali della corteccia motoria?

Le funzioni principali della corteccia motoria includono la generazione e il controllo dei movimenti volontari, la coordinazione dei movimenti complessi e la modulazione della forza e della direzione del movimento. La corteccia motoria primaria (M1) è direttamente coinvolta nella produzione dei movimenti volontari, inviando segnali ai motoneuroni del midollo spinale attraverso i tratti corticospinali. Questi segnali regolano la contrazione dei muscoli scheletrici, permettendo movimenti precisi e coordinati.

La corteccia premotoria ha un ruolo fondamentale nella pianificazione dei movimenti e nella preparazione del corpo per l’azione. Questa area è particolarmente attiva quando si pianificano movimenti complessi che richiedono una sequenza di azioni ben coordinata. L’area motoria supplementare è coinvolta nella coordinazione dei movimenti bilaterali, come quelli necessari per compiere azioni sincrone con entrambe le mani, e nella programmazione di movimenti sequenziali.

Inoltre, la corteccia motoria riceve e integra informazioni da altre regioni del cervello, come la corteccia somatosensoriale, che fornisce feedback tattile e propriocettivo, e i gangli della base, che contribuiscono alla modulazione dei movimenti e alla prevenzione di movimenti involontari. Il cervelletto, anch’esso connesso alla corteccia motoria, gioca un ruolo cruciale nella fine regolazione dei movimenti e nell’apprendimento motorio.

Cosa intendiamo per “homunculus motorio”?

Homunculus motorio mappaL’homunculus motorio è una mappa delle diverse parti del corpo nella corteccia motoria primaria. Questa mappa, creata tramite stimolazione elettrica e imaging cerebrale, mostra come diverse aree della corteccia controllino i movimenti di specifiche parti del corpo. L’homunculus è spesso rappresentato come una figura umana distorta, dove le dimensioni delle parti del corpo riflettono la quantità di controllo motorio necessario. Le aree del corpo che richiedono movimenti precisi, come le mani e il viso, occupano più spazio nella corteccia motoria rispetto a quelle che richiedono movimenti più semplici, come il tronco e le gambe. Questo mostra quanto sia importante una coordinazione motoria precisa per interagire con l’ambiente. L’homunculus motorio è essenziale per capire come il cervello controlla i movimenti. Ad esempio, stimolando specifiche aree della corteccia motoria si possono indurre movimenti in parti precise del corpo, dimostrando il legame diretto tra attività neuronale e movimenti volontari. Questa mappa è anche cruciale in neurochirurgia, poiché aiuta a preservare le funzioni motorie durante gli interventi chirurgici.

Quali sono le cause più comuni di malfunzionamento della corteccia motoria?

Il malfunzionamento della corteccia motoria può essere causato da diverse condizioni patologiche, tra cui ictus, traumi cranici, tumori cerebrali, malattie neurodegenerative e infezioni.

  • L’ictus è una delle cause più comuni di danno alla corteccia motoria. Un ictus ischemico, causato dall’interruzione del flusso sanguigno al cervello, o un ictus emorragico, causato dalla rottura di un vaso sanguigno, possono entrambi provocare danni significativi ai neuroni della corteccia motoria, compromettendo la capacità di controllare i movimenti volontari.
  • Traumi cranici, come quelli derivanti da incidenti stradali o sportivi, possono danneggiare direttamente la corteccia motoria o le connessioni neuronali ad essa associate.
  • Anche i tumori cerebrali, sia maligni che benigni, causano spesso compressione o invasione della corteccia motoria, alterandone la funzione.
  • Le malattie neurodegenerative, come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e la sclerosi multipla, possono colpire la corteccia motoria attraverso la degenerazione progressiva dei neuroni motori o la demielinizzazione delle fibre nervose, rispettivamente.
  • Anche le infezioni del sistema nervoso centrale, come l’encefalite o la meningite, provocano infiammazione e danni neuronali che influenzano negativamente la corteccia motoria.

Quali sono i sintomi principali di questo malfunzionamento?

I sintomi del malfunzionamento della corteccia motoria dipendono dalla gravità e dalla localizzazione del danno. I segni più comuni includono debolezza muscolare (paresi), paralisi (plegia), spasmi muscolari, perdita di coordinazione (atassia) e difficoltà nei movimenti fini. La paresi può colpire una parte specifica del corpo o essere più diffusa. La paralisi è una perdita totale della funzione motoria e si verifica spesso dopo un ictus grave. Gli spasmi muscolari e la rigidità possono rendere i movimenti difficili e dolorosi. L’atassia comporta difficoltà nei movimenti coordinati, influenzando attività quotidiane come scrivere o abbottonarsi una camicia. Tremori e movimenti involontari possono peggiorare ulteriormente la qualità della vita.

Su quali principi si basa la riabilitazione motoria?

La riabilitazione motoria si basa su quattro principi fondamentali: neuroplasticità, esercizio terapeutico specifico, integrazione sensomotoria e tecnologie assistive.

  • La neuroplasticità è la capacità del cervello di riorganizzarsi e formare nuove connessioni in risposta all’apprendimento e all’esperienza. Esercizi mirati e ripetitivi stimolano il cervello a compensare i deficit motori e recuperare le funzioni perdute.
  • L’esercizio terapeutico specifico comprende attività progettate per migliorare forza, flessibilità, coordinazione e resistenza muscolare, adattate alle esigenze individuali e spesso guidate da fisioterapisti.
  • L’integrazione sensomotoria combina stimoli sensoriali e motori per migliorare la funzione motoria. Esercizi con feedback visivo, tattile o propriocettivo e tecniche come il biofeedback aiutano a raffinare le abilità motorie.
  • Le tecnologie assistive, come esoscheletri, robot riabilitativi e interfacce cervello-computer, supportano gli esercizi terapeutici, permettendo movimenti altrimenti impossibili e adattandosi ai progressi del paziente.

Un approccio multidisciplinare, con la collaborazione di fisioterapisti, ergoterapisti, neurologi, psicologi e altri professionisti, è spesso essenziale per sviluppare piani di trattamento personalizzati. La riabilitazione motoria può includere interventi educativi per i pazienti e le loro famiglie, migliorando le tecniche di gestione dello stress e la qualità della vita.

Bibliografia
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Sitografia
Immagini
  • Homunculus motorio di Btarski, Wikipedia in inglese, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5238159
  • Foto di Harrison Leece su Unsplash

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