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Salute mentale

Arteterapia

L’arteterapia è una disciplina che utilizza l’espressione artistica come mezzo per promuovere il benessere psicologico e fisico delle persone. È un campo interdisciplinare che integra arti visive e performative, competenze di counseling e psicologia per facilitare la comunicazione, migliorare l’autoconsapevolezza, gestire i sintomi emotivi e comportamentali e favorire la guarigione.

Il processo creativo coinvolto nell’espressione artistica può avere importanti effetti benefici sulla salute mentale e fisica. L’efficacia dell’arteterapia deriva principalmente dalla capacità dell’arte di facilitare l’espressione, la riflessione e il benessere, rendendola una risorsa preziosa per la salute globale.

L’Arteterapia include l’insieme delle tecniche e delle metodologie che utilizzano le attività artistiche come mezzo preventivo, terapeutico, riabilitativo e di mantenimento del benessere psico-fisico. È quindi un intervento di aiuto e di sostegno a mediazione non-verbale attraverso l’uso dei materiali e linguaggi artistici, fondato sul presupposto che il processo creativo messo in atto nel fare arte produce benessere, salute e migliora la qualità della vita.

Storia dell’arteterapia

L’arteterapia come disciplina formale è relativamente recente, ma le radici della pratica possono essere rintracciate in tempi antichi, quando le persone utilizzavano simboli, immagini e arte per esprimere pensieri e sentimenti complessi. Le radici dell’arteterapia possono essere ricondotte al teatro greco, alle sacre rappresentazioni medievali e persino nelle pitture rupestri preistoriche, passando per le “somministrazioni musicali” e i primi atelier pittorici negli ospedali psichiatrici.

Soprattutto nel corso del XX secolo l’arteterapia è emersa come un campo di studio riconosciuto. Tra i pionieri dell’arteterapia vi sono figure come la psicologa Margaret Naumburg, spesso considerata la “madre dell’arteterapia,” e Edith Kramer, che ha contribuito significativamente allo sviluppo del campo negli Stati Uniti. Margaret Naumburg ha sviluppato il concetto di “terapia dinamica dell’arte,” che vede l’arte come un’espressione dell’inconscio, simile al linguaggio dei sogni nella psicoanalisi freudiana. Edith Kramer, d’altra parte, ha promosso l’idea dell’arte come una terapia in sé, enfatizzando il processo creativo come strumento di guarigione e autoesplorazione.

Metodologia

L’arteterapia può essere praticata in diversi contesti, tra cui ospedali, scuole, cliniche, centri di riabilitazione, istituzioni penitenziarie e studi privati. La pratica dell’arteterapia può variare a seconda delle esigenze individuali e degli obiettivi terapeutici o di crescita personale e generalmente coinvolge l’uso di materiali artistici come pittura, disegno, scultura e collage. L’arteterapia include, tuttavia, un ampio ventaglio di strumenti e linguaggi, che agiscono come mediatori – medium, tra cui la poesia, la musica, la danza e il teatro. Si parla, quindi, anche di “artiterapie”, per sottolineare un insieme di discipline creative, volte al benessere della persona.

Gli arteterapeuti sono formati per accompagnare pazienti e clienti nel processo creativo, facilitandoli nell’esplorare i propri sentimenti e riflettere su di essi attraverso l’arte. Un aspetto fondamentale dell’arteterapia è che non è necessario possedere competenze artistiche pregresse, per beneficiare del processo. L’enfasi è sul processo creativo piuttosto che sul prodotto finale. L’arteterapia può aiutare le persone a esplorare temi complessi come il trauma, la perdita, la depressione, l’ansia e le difficoltà relazionali.

Benefici

L’arteterapia offre una vasta gamma di benefici, che includono l’aumento dell’autoconsapevolezza, la riduzione dello stress e dell’ansia, il miglioramento delle capacità sociali e comunicative e il supporto alla gestione delle emozioni. Il processo creativo permette alla persona di esprimere sentimenti difficili da verbalizzare, offrendo un canale sicuro anche per esplorare esperienze dolorose o traumatiche.

Studi hanno dimostrato che l’arteterapia può essere efficace nel trattamento di vari disturbi mentali, come la depressione, il disturbo da stress post-traumatico (PTSD), i disturbi alimentari e l’abuso di sostanze. Inoltre, è stata utilizzata con successo nel supportare persone con malattie croniche o terminali, contribuendo a migliorare la qualità della vita. Ulteriori ricerche hanno testimoniato i benefici di diversi linguaggi artistici (pittura, musica, espressione teatrale, poesia) anche sul contenimento delle sensazioni dolorose e sulla regolazione delle funzioni respiratorie, cardiovascolari e immunitarie.

Arteterapia nel mondo e in Italia

L’Arteterapia può essere intesa come l’insieme dei trattamenti terapeutici che utilizzano come principale strumento il ricorso all’espressione artistica allo scopo di promuovere la salute e favorire la guarigione, e si propone come una tecnica dai molteplici contesti applicativi, che vanno dalla terapia, alla riabilitazione e al miglioramento della qualità della vita. L’arte permette un’espressione diretta, immediata, spontanea, arcaica ed istintiva di noi stessi che non passa attraverso l’intelletto. Ognuno ha in sé delle risorse proprie e un potenziale autorigenerativo che va semplicemente stimolato (Fondazione ISTUD).

Negli USA, nel Regno Unito e in diversi Paesi del Nord Europa, l’arteterapia è riconosciuta come terapia a tutti gli effetti e viene utilizzata come un vero e proprio trattamento curativo. In Italia, l’arteterapia è praticata soprattutto come approccio complementare e la professione dell’arteterapeuta è compresa fra quelle non organizzate in ordini o collegi, secondo la legge del 14 gennaio 2013, n.4. I programmi di formazione, nel settore pubblico e privato, includono sia lo studio teorico che la pratica artiterapica sotto supervisione.

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Sitografia
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