
Come la scuola dell’infanzia può potenziare il cervello dei bambini?
L’importanza dell’ambiente e della progettazione didattica nello sviluppo delle funzioni esecutive
Per lo sviluppo e la salute dei bambini sono fondamentali le funzioni esecutive, ossia le competenze mentali necessarie per concentrarsi, pianificare e gestire le emozioni. Qual è il ruolo della scuola dell’infanzia nel loro potenziamento? Un nuovo studio internazionale guidato da Nicolina Pastena e Francesca Mara Santangelo dell’Università degli Studi di Macerata e dell’Università di Enna “Kore”, insieme a Tal Dotan Ben Soussan, direttrice del Research Institute for Neuroscience, Education and Didactics (RINED) di Fondazione Patrizio Paoletti, ha individuato i modi migliori per aiutare i bambini piccoli a sviluppare le funzioni esecutive, anche nella scuola dell’infanzia.
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ToggleCosa sono le funzioni esecutive?
Le funzioni esecutive sono un insieme di processi cognitivi superiori, localizzati principalmente nella corteccia prefrontale del cervello, responsabili del controllo e della regolazione di pensieri, emozioni e comportamenti, finalizzati al raggiungimento di obiettivi. Le funzioni esecutive fungono da “centro di controllo” per il nostro cervello, permettendoci di memorizzare e usare le informazioni, adattarci ai cambiamenti e inibire le risposte automatiche, per permetterci un’azione pensata e ragionata.
Lo sviluppo delle funzioni esecutive è fondamentale per i bambini, perché offre loro la possibilità di raggiungere migliori successi scolastici e, in futuro, professionali, proteggere la salute mentale e il benessere psicologico e coltivare una più appagante socialità.
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I risultati dello studio
I ricercatori hanno esaminato 17 studi da tutto il mondo, per capire quali attività della scuola dell’infanzia aiutano davvero i bambini a costruire e allenare l’attenzione, la memoria e l’autocontrollo, specialmente in contesti svantaggiati.
Dallo studio emerge che:
- Il movimento è importante: giochi, danza ed esercizi ludici che combinano corpo e mente, come il gioco del “fermati e vai” o attività musicali, hanno mostrato chiari miglioramenti nella concentrazione e autoregolazione dei bambini.
- Le emozioni contano: relazioni calde e di supporto tra insegnante e bambini li aiutano a sentirsi al sicuro e pronti a imparare, rafforzando la loro capacità di controllare gli impulsi e rimanere concentrati sul compito.
- La struttura aiuta: routine prevedibili e lezioni ludiche ben pianificate forniscono un ambiente stabile, di cui i bambini hanno bisogno per praticare nuove competenze.
Questi risultati sono particolarmente importanti per i bambini che vivono in contesti socioeconomici difficili o con necessità speciali, dov’è maggiore il rischio di difficoltà di attenzione e autocontrollo.
Questo studio sottolinea l’importante ruolo delle scuole dell’infanzia, che possono aiutare ogni bambino a prosperare, arricchendo la propria progettazione didattica con programmi che integrino movimento, calore emotivo e routine chiare. Parallelamente, sottolinea l’urgenza di implementare gli investimenti e la ricerca perché queste pratiche diventino la norma, in particolar modo dove le risorse sono più scarse e il tessuto sociale più fragile, rispondendo ai bisogni con la consapevolezza e l’educazione, che si conferma il più potente mezzo di cambiamento.
Per conoscere di più: Pastena, Santangelo & Ben Soussan (2025). Enhancing executive functions in early childhood: a systematic review of interventions in preschool settings. Giornale Italiano di Educazione alla Salute, Sport e Didattica Inclusiva. https://ojs.gsdjournal.it/index.php/gsdj/article/view/1324
- Pastena, Santangelo & Ben Soussan (2025). Enhancing executive functions in early childhood: a systematic review of interventions in preschool settings. Giornale Italiano di Educazione alla Salute, Sport e Didattica Inclusiva. https://ojs.gsdjournal.it/index.php/gsdj/article/view/1324
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