Conosci le malattie di Alzheimer Parkinson e le cause del decadimento cognitivo
Accumulo di proteine e neurodegenerazione
Esistono forti prove a supporto dell’ipotesi che l’accumulo di proteine misfolded, ossia “mal ripiegate”, porti a disfunzioni sinaptiche, apoptosi neuronale (ovvero morte geneticamente programmata del neurone), danni cerebrali e malattie. Tuttavia, il meccanismo con cui il misfolding e l’aggregaz…
Come l’intelligenza artificiale può aiutare nella diagnosi di Alzheimer
L’intelligenza artificiale potrebbe aiutare a diagnosticare precocemente la malattia di Alzheimer, addirittura sei anni prima dell’esordio dei sintomi, come la perdita dei ricordi. Permettendo una più efficace gestione della patologia, con significativo miglioramento della qualità di vita di pazi…
L’arte come strumento per l’inclusione e l’accessibilità
L’arte può essere un efficace strumento terapeutico a favore dell’inclusività, seppure tale approccio non sia ancora sufficientemente valorizzato e diffuso. Il potenziale dell’arte dovrebbe essere considerato anche in funzione degli spazi dove questa viene conservata e tramandata, ossia i luoghi …
Come rallentare la neurodegenerazione
Negli ultimi decenni, la terapia genica si è affermata come un potente approccio per trattare le malattie neurodegenerative. Accanto a questa, il movimento ha dimostrato di poter influenzare positivamente l’espressione genica, mitigando il declino cognitivo.
La memoria e i ricordi nell’Alzheimer
È ben noto che uno dei principali deficit associati alla demenza di Alzheimer (AD) riguarda il dominio della memoria. I disturbi della memoria, in particolare le diverse modalità con cui si manifestano, sono ampiamente studiati in questo contesto. Sebbene tali deficit siano diffusi, alcuni aspett…
AIDA: come affrontare l’Alzheimer anche con l’arte
È ben documentato che la cultura nutre e sostiene le persone fragili, perché tocca corde profonde con linguaggi adeguati. In questo senso, il progetto Erasmus+ AIDA Alzheimer patients Interaction through Digital and Arts coordinato da Fondazione Patrizio Paoletti è una pratica internazionale di e…
Quando i ricordi svaniscono
“Pensavo di poter cambiare le cose, di farla guarire. Invece, dopo un’iniziale sensazione di totale smarrimento mista a paura di perderla per sempre, nonostante fosse ancora viva, mi sono svegliata una mattina e ho capito. Potevo solo accompagnarla con dolcezza nella sua nuova vita”. Sedute sul d…
La ricerca sull’Alzheimer
A più di 100 anni di distanza dalla sua prima scoperta, la malattia di Alzheimer rimane ancora una sfida aperta per la ricerca scientifica. La patologia ha sintomi ben riconoscibili, tra cui il declino cognitivo progressivo, la perdita della memoria, le difficoltà di orientamento e di linguaggio….
Il canto nel trattamento dei sintomi della malattia di Parkinson
La musica e la danza da sempre fanno parte della vita umana, con testimonianze che risalgono all’antichità di rituali basati sul movimento, sul suono e sul canto. Oggi scopriamo il potenziale di queste attività nel trattamento di varie patologie, in particolare quelle neurodegenerative, come la m…
Cosa sappiamo del Brain Training nell’Alzheimer?
La malattia di Alzheimer (AD) è una delle condizioni mediche croniche più prevalenti che colpiscono la popolazione anziana. Attualmente, non sono disponibili farmaci approvati in grado di modificare sostanzialmente la malattia. L’intervento cognitivo sembra essere un approccio terapeutico emergen…
Alle radici dell’Alzheimer
In occasione del mese dell’Alzheimer, approfondiamo uno dei mali più importanti della nostra epoca. La patologia è stata scoperta nel 1906 dal neuropatologo Alois Alzheimer e rappresenta una delle forme più diffuse e critiche di demenza. A causa di questo male, le cellule nervose del cervello ven…
Neurodegenerazione
La salute globale prende in particolare considerazione il naturale invecchiamento che si accompagna allo sviluppo economico, sanitario e sociale. In quest’ottica risulta fondamentale prevenire e ritardare il più possibile la neurodegenerazione, prolungando la salute, l’autonomia e la felicità del…
Il decadimento cognitivo lieve
Il decadimento cognitivo lieve (MCI) si riferisce allo stato di transizione tra i cambiamenti cognitivi del normale invecchiamento e la demenza molto precoce. Più precisamente, il decadimento cognitivo lieve è una sindrome definita come un declino cognitivo superiore a quello atteso per l’età e i…
Ambiente e neurodegenerazione
Un nuovo studio pubblicato su Neurology approfondisce la relazione tra inquinamento e Alzheimer. Al contempo, è sempre più evidente il ruolo dell’ambiente sociale nell’insorgenza e progressione delle demenze. In attesa di farmaci e cure risolutive, l’attenzione scientifica si concentra anche sull…
Neuroinfiammazione e neurodegenerazione
L’infiammazione è un processo biologico complesso e fondamentale per rispondere a lesioni e infezioni. Se non controllata, tuttavia, può comportare effetti nocivi, come causare o accelerare malattie neurodegenerative.
Combattere la neurodegenerazione con l’arte e il movimento
Nel rapporto 2016 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la demenza è stata definita “una priorità di salute pubblica globale”. L’OMS stima che nel mondo oltre 55 milioni di persone ne soffrano. Il 50-60% di queste è affetto dalla malattia di Alzheimer. La Fondazione Patrizio Paoletti è attiv…
La musica nel trattamento delle malattie neurodegenerative
La musica rappresenta una componente molto intima della psiche e della forma di vita umana. Essa è, infatti, una caratteristica universalmente presente e culturalmente condivisa da tutta l’umanità. L’attività musicale, che si tratti di ascolto, canto o pratica di uno strumento, viene considerata …
La comunicazione aumentativa alternativa nelle patologie neurodegenerative
Non avere la possibilità di parlare non significa non poter comunicare. La comunicazione aumentativa alternativa (CAA) offre un’opzione diversa per coloro che non possono esprimersi verbalmente a causa di condizioni come le patologie neurodegenerative. La CAA usa la moderna tecnologia per rendere…
Burnout per i caregiver familiari: la sindrome di Burden
L’assistenza ad un familiare malato può facilmente sfociare in stress e burnout per i caregiver. Oggi, in Italia, sono più di otto milioni, il 17,4% della popolazione. Il 15% di loro, quasi sette milioni e mezzo, lo è per i propri familiari. Secondo i dati Istat, negli ultimi anni la quota dei ca…
Welfare culturale e Neurodegenerazione
Giorgia Marchionni, tra gli ideatori del progetto AIDA (Alzheimer patients Interaction through Digital and Arts), dà il via con questo articolo a una serie dedicata al rapporto tra cultura e malattie neurodegenerative. Per una nuova idea di benessere.
Il concetto di benessere è molto complesso e,…
L’importanza dello sport per chi è affetto da Parkinson
Il morbo di Parkinson, che affligge oltre 9 milioni di persone in tutto il mondo, è una malattia neurodegenerativa cronica che colpisce il sistema nervoso centrale causando tremori, rigidità muscolare, rallentamento dei movimenti e problemi di equilibrio, con conseguenti sintomi non motori quali …
Intervista al Prof. Carlo Quattrocchi dell’Università di Trento
In occasione del World Parkinson Day dell’11 aprile, abbiamo intervistato il Dott. Carlo Quattrocchi, Professore ordinario presso l’Università di Trento. Collabora a progetti di ricerca presso il Centro Interdipartimentale Mente/cervello ed è Direttore della Unità Multizonale di Radiologia Rovere…
Premio Inclusione 3.0 per il progetto AIDA dedicato ad Alzheimer e Arte
Il progetto europeo AIDA Alzheimer patients Interaction through Digital and Arts coordinato da Fondazione Patrizio Paoletti ha vinto il Premio Inclusione 3.0 dell’Università di Macerata.
L’importanza della ricerca nel trattamento della malattia di Alzheimer
Con un’intervista al nostro ricercatore Michele Pellegrino, scopriamo le importanti novità della ricerca neuroscientifica e dei progetti di Fondazione Patrizio Paoletti sulla malattia di Alzheimer.
Il brain training nella prevenzione dell’Alzheimer
È necessario, innanzitutto, riportare che la ricerca scientifica non è ancora riuscita nell’individuazione delle cause della malattia di Alzheimer. Di conseguenza, i metodi suggeriti per la prevenzione devono per il momento essere considerati indicazioni di massima, seppure alla luce di significa…