Cosa emerge dall’indagine sulla salute globale?
Abbiamo bisogno di relazioni, azioni e aspirazioni
In occasione della Giornata Mondiale della Salute del 7 aprile, Fondazione Patrizio Paoletti ha lanciato un’indagine sugli italiani per approfondire la nostra percezione di benessere e per rispondere alla domanda “Cosa significa vivere in salute oggi?”. I risultati sottolineano l’importanza di un approccio interdisciplinare e un’ottica multidimensionale per sostenere la salute globale. Questa passa necessariamente per l’educazione e l’autoeducazione, i più potenti strumenti di cambiamento. Dall’indagine emerge la centralità delle relazioni e della socialità come elementi fondamentali di salute globale e benessere.
L’indagine sulla salute globale
I risultati: consapevolezza e strumenti
L’importanza delle relazioni: al centro della salute, il rapporto umano
Stress, aspirazioni e potenzialità
Salute e stili di vita: consapevolezza e abitudine
La salute dei giovani e degli anziani
Alla luce dei dati, l’impegno di Fondazione Patrizio Paoletti
L’indagine sulla salute globale
L’indagine di Fondazione Patrizio Paoletti è stata condotta con un campione di volontari che hanno risposto anonimamente online a 25 quesiti sul benessere, comprensivi di domande su stili di vita, salute mentale ed emotiva, stress, solitudine, relazioni sociali, educazione, cultura e abitudini quotidiane, come l’alimentazione, l’attività fisica e il sonno.
Intendiamo la salute globale come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, seguendo le indicazioni date dall’Organizzazione Mondiale della Sanità del 1948. La salute globale è dunque l’area di studio, ricerca e pratica che riconosce come priorità il miglioramento della salute e il raggiungimento dell’equità nella stessa. Il fine è quello di raggiungere livelli di benessere più alti, diffusi e radicati, per tutte le persone del mondo. Le nuove sfide per una salute globale coinvolgono sicuramente il potenziamento del benessere psicologico, la prevenzione e sani stili di vita, che possano contrastare il rallentamento nei progressi nella salute globale recentemente denunciato dall’OMS. L’indagine di Fondazione Patrizio Paoletti mappa tuttavia una nuova consapevolezza sulla salute globale. Una consapevolezza essenziale per garantire un futuro di vera sostenibilità e completo benessere condiviso.
I risultati: consapevolezza e strumenti
Dal plebiscito, emerge che più del 95% dei partecipanti è pienamente convinto che il benessere psicologico sia parte integrante della salute. E l’85% degli intervistati riconosce con certezza la salute come un insieme di elementi fisici, emotivi, sociali e di realizzazione personale. Questi dati sottolineano la sempre crescente consapevolezza della dimensione olistica e integrata della salute, che necessita di un approccio multidimensionale e di una ricerca neuroscientifica interdisciplinare.
Tra il 72 e il 74% delle persone pensa che siano fondamentali strumenti di salute l’educazione, la scuola, la cultura e la ricerca. I dati dimostrano che non ci affidiamo ancora molto alla tecnologia per il nostro benessere: il 45% degli intervistati non la utilizza mai per sostenere la propria salute (come, per esempio, dispositivi per il monitoraggio dell’attività fisica o del sonno).
Se il 43% degli intervistati interpella principalmente il personale sanitario per ricevere informazioni sulla sua salute, il 22% fa riferimento al web e alle fonti online. Questo dimostra il ruolo fondamentale di una divulgazione scientifica di qualità, sui mezzi digitali. Al bisogno di reperire informazioni di qualità e scientificamente affidabili sulla salute globale risponde il nuovo portale di Fondazione Patrizio Paoletti, che offre strumenti per un’educazione e un’autoeducazione alla salute globale, comprensivi di materiali di approfondimento, EduKit, Webinar e video-lezioni gratuite.
L’importanza delle relazioni: al centro della salute, il rapporto umano
Per il 74% degli intervistati la qualità della vita affettiva e delle relazioni interpersonali è riconosciuta pienamente centrale. Dedicare del tempo agli altri, prendendosene cura, è considerato essenziale per il nostro benessere da circa il 58%. Il ruolo dei rapporti umani si conferma fondamentale per il nostro benessere. L’essere umano è per natura sociale e nella dimensione della socialità (seppure con differenze soggettive) può maggiormente prosperare.
Il 57% dei partecipanti ha dichiarato di sentirsi spesso o sempre supportato dalla rete familiare e amicale, mentre il 13% invece si sente raramente o mai supportato. Quasi il 14% degli intervistati si è sentito isolato spesso o addirittura sempre, negli ultimi 30 giorni. Ma il 44% non partecipa mai, o raramente, ad attività comunitarie e sociali. I dati sembrerebbero fotografare una certa rassegnazione alla solitudine, con un coinvolgimento attivo ancora insufficiente in attività relazionali, in grado di prevenire i rischi dell’isolamento sociale.
Questo è un vero e proprio nemico della salute mentale, perché può, non solo aumentare le emozioni spiacevoli (come rabbia, frustrazione o malinconia), ma anche esacerbare sintomi di stress, ansia, depressione, minare l’autostima, la memoria e la motivazione. A livello fisico, la solitudine e l’isolamento indeboliscono il sistema immunitario, aumentando l’infiammazione cronica e l’incidenza della neurodegenerazione e del declino cognitivo. Inoltre, sentirsi soli aumenta la probabilità di adottare stili di vita nocivi, con alimentazione scorretta, scarso movimento e abuso di sostanze.
Fondazione Patrizio Paoletti ricorda e diffonde il ruolo centrale della relazionalità e, quando questa si unisce alle finalità green o solidali, il bene si moltiplica. Studi scientifici dimostrano quanto il volontariato e la beneficenza facciano bene anche a chi li offre. Unirsi a iniziative solidali e divertenti come la Run Rome The Marathon, la Carovana del Cuore di Fondazione Patrizio Paoletti o a feste di compleanno solidali è una soluzione per coltivare felicità, in se stessi e negli altri.
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Stress, aspirazioni e potenzialità
Il 71% dei partecipanti ha dichiarato di sentirsi spesso o a volte stressato per diversi motivi, tra cui lavoro, famiglia, scuola. La resilienza è considerata fondamentale dal 50% degli intervistati, mentre un ulteriore 35% la ritiene abbastanza importante.
Il 70% circa degli intervistati pensa che sia molto importante sviluppare le proprie potenzialità e intelligenze, ma solo il 47%, meno di uno su due, sente di stare seguendo le proprie aspirazioni nella vita. Dai dati sembrerebbe che la consapevolezza dell’importanza di crescere, magari sia personalmente che professionalmente, sia ben radicata. Tuttavia questa consapevolezza non sembrerebbe sempre accompagnata da una sufficiente autoefficacia o motivazione, in grado di condurci a una traduzione pratica in termini di azioni e decisioni, per farci seguire le nostre aspirazioni e far fiorire i nostri talenti.
Questa “discrepanza tra consapevolezza e pratica” può essere messa anche in relazione con l’alta percentuale di persone che si sentono spesso stressate, che supera il 70%. Risulta fondamentale imparare a conoscere, per poi anche allenare, la nostra motivazione, quale elemento centrale, accanto allo sviluppo dell’autoconsapevolezza, come descrive il Modello Sferico della Coscienza, per coltivare un equilibrio interiore nell’esperienza e un’azione che sia allineata alla più profonda intenzione.
Il talento è, d’altra parte, elemento essenziale per la nostra realizzazione personale: riconoscerlo e potenziarlo, fin da piccoli ma anche durante tutta la nostra vita, è un elemento di salute globale. Puoi guardare la video-lezione gratuita sui talenti a questa pagina, per imparare a scoprirli e coltivarli al meglio, in tutta la famiglia.
Salute e stili di vita: consapevolezza e abitudine
La consapevolezza della stretta correlazione tra la nostra salute e gli stili di vita risulta radicata nel campione di partecipanti all’indagine. L’83% ritiene fondamentale l’alimentazione e il 78% l’attività fisica. Il 57% dei partecipanti dichiara di fare da 1 a 4 ore di attività fisica alla settimana ma il 12% non fa alcuna attività fisica.
Dall’indagine sembra emergere che dormiamo troppo poco: il 28% scarso degli intervistati dorme almeno 7 ore a notte, nonostante il sonno sia fondamentale per il nostro benessere, fisico, cognitivo e psicologico. Risulta necessario quindi potenziare la consapevolezza sull’importanza del sonno come parte integrante degli stili di vita, per diffondere un comportamento quotidiano protettivo per la nostra salute.
Per promuovere la piena consapevolezza e la prefigurazione, in grado di generare un impegno reale verso se stessi che si traduca in scelte quotidiane sane e sostenibili, è prezioso il ruolo della meditazione. Fondazione Patrizio Paoletti mette gratuitamente a disposizione le meditazioni guidate, insieme a Patrizio Paoletti, Tal Dotan Ben-Soussan e Ruben Laukkonen, per imparare a meditare e coltivare autoconsapevolezza.
La salute dei giovani e degli anziani
L’80% degli intervistati riconosce l’importanza centrale della salute psicofisica dell’adolescente e l’84% di quella del bambino, per il benessere dell’adulto di domani. Il 73% è certo che anche occuparsi della salute degli anziani sia una priorità di salute globale.
Il progressivo invecchiamento della popolazione richiede importanti sforzi e azioni per garantire un invecchiamento attivo, socializzato, in grado di ridurre l’impatto delle patologie croniche, che rischiano di mettere in ginocchio i nostri sistemi sanitari, e coltivare una salute globale, a tutte le età.
Fondazione Patrizio Paoletti mette a disposizione 2 video-lezioni gratuite sull’importanza delle relazioni nell’età anziana, sul ruolo protettivo della socialità e sul mondo emotivo della terza e quarta età
Alla luce dei dati, l’impegno di Fondazione Patrizio Paoletti
Visti anche gli importanti risultati di questa indagine, Fondazione Patrizio Paoletti rinnova il suo impegno per la costruzione di una completa salute globale, in tutto l’arco della vita. Insieme desideriamo sempre più rispondere alle due domande fondamentali: Come stai? Come stiamo? Per farlo, abbiamo bisogno di edificare la consapevolezza, costruire benessere e pace attraverso l’educazione, il più potente mezzo di cambiamento. E abbiamo bisogno di investire nella ricerca neuropsicopedagogica e ideare sempre nuovi protocolli di benessere per un’applicabilità pratica nel nostro quotidiano: il più prezioso territorio di miglioramento, da ricercare e vivere insieme.
- Foto su Freepik
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