Tutti apprezziamo la tecnologia: ci semplifica la vita, aumenta l’efficienza e la produttività del lavoro, favorisce le relazioni sociali e ha numerosi altri benefici. Allo stesso tempo, ci sono anche lati oscuri associati al suo crescente utilizzo di cui è importante avere consapevolezza. Tra questi il tecnostress, il sovraccarico di informazioni, i problemi di sicurezza e privacy, il cyberbullismo e le dipendenze. Chiamiamo tecno-stress, quel tipo di impatto negativo, stress diretto o indiretto, derivante dall’uso delle tecnologie, che influenza atteggiamenti, pensieri e comportamenti.
Un gruppo ad alto rischio di soffrire delle sue conseguenze è rappresentato dagli adolescenti, che crescono utilizzando smartphone, pc e altri device quotidianamente. Molti giovani infatti trascorrono più tempo della giornata davanti a uno schermo, che a scuola o a dormire e hanno una quantità significativa di interazioni sociali in rete. Studi recenti ci dicono che un uso non consapevole della tecnologia è potenzialmente in grado di compromettere in modo significativo il loro benessere e la loro salute. Gli adolescenti, che si trovano in una delicata fase di sviluppo psicosociale potrebbero non aver ancora del tutto maturato quelle competenze necessarie per affrontare le crescenti esigenze del mondo digitale. Infatti mentre stanno ancora creando un’immagine di sé, ridefinendo il loro ruolo sociale, sono, più che in altri momenti della vita, inclini alla pressione dei pari e alla dipendenza.
Questo webinar gratuito di Fondazione Patrizio Paoletti, realizzato in diretta il 2 maggio 2023, è nato proprio per fornire a tutti i genitori, educatori e insegnanti idee e strumenti pratici per aiutarli a orientare figli e studenti verso un uso più consapevole delle tecnologie e del web. Prendendoci cura della relazione con loro, instaurando un rapporto di fiducia e di dialogo, è possibile infatti supportarli sempre più nel diventare autonomi, sicuri, capaci di un pensiero critico e di riconoscere opportunità e rischi della tecnologia. Affinché il digitale sia per i più giovani una valida risorsa c’è bisogno di tutti noi.