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Neuro degenerazione

Radicali liberi

I radicali liberi sono protagonisti silenziosi, ma potenzialmente dannosi, nel complesso funzionamento della biologia umana. Queste molecole instabili possono causare danni significativi alle cellule del nostro corpo e rappresentano una minaccia costante per la salute delle nostre cellule. Tuttavia, con una combinazione di consapevolezza e azioni preventive possiamo proteggere il nostro corpo dai danni causati da queste molecole reattive: la chiave è capire il ruolo cruciale che questi attori microscopici giocano nel nostro corpo e agire di conseguenza per mantenerli sotto controllo. In questa voce esploreremo cosa sono i radicali liberi, come si formano e quali misure possiamo adottare per proteggere il nostro organismo dai loro effetti nocivi.

 

Che cosa sono i radicali liberi?

Per comprendere i radicali liberi, è necessaria una conoscenza di base della chimica. Gli atomi sono circondati da elettroni che orbitano intorno al nucleo in strati denominati gusci. Ogni guscio deve essere completato da un numero specifico di elettroni. Quando un guscio è completamente occupato, gli elettroni cominciano a riempire il guscio successivo. Se un atomo presenta un guscio esterno incompleto, può legarsi ad un altro atomo, utilizzando gli elettroni per completare il proprio guscio esterno. Questi atomi sono identificati come radicali liberi.  Gli atomi con un guscio esterno completo sono stabili, ma i radicali liberi sono instabili e, nel tentativo di raggiungere il numero completo di elettroni nel loro guscio esterno, reagiscono rapidamente con altre sostanze. Quando le molecole di ossigeno si frammentano in singoli atomi con elettroni non accoppiati, si trasformano in radicali liberi instabili che cercano di legarsi ad altri atomi o molecole. Se questo processo persiste, si avvia un fenomeno denominato stress ossidativo.

 

Lo stress ossidativo: in che modo i radicali liberi creano danno nel corpo?

Con l’invecchiamento, il corpo perde la sua capacità di contrastare i radicali liberi, portando a un aumento dello stress ossidativo e al danneggiamento cellulare. Questo fenomeno è collegato a molteplici malattie, tra cui disturbi del sistema nervoso centrale, malattie cardiovascolari, disturbi autoimmuni e infiammatori, cataratte, cambiamenti nell’aspetto fisico legati all’età e malattie degenerative genetiche come la malattia di Huntington e il morbo di Parkinson. La teoria dei radicali liberi dell’invecchiamento, supportata da numerosi studi, evidenzia che l’aumento dei radicali liberi contribuisce al deterioramento della salute durante il processo di invecchiamento. Ricerche focalizzate sui mitocondri, gli organelli cellulari responsabili del processo di produzione di energia, suggeriscono che i radicali liberi prodotti in questo contesto danneggino le sostanze necessarie al corretto funzionamento della cellula, accelerando ulteriormente il processo di deterioramento cellulare. L’accumulo graduale ma progressivo di radicali liberi nel tempo fornisce una spiegazione plausibile del motivo per cui anche i corpi sani mostrano segni di invecchiamento e alterazione funzionale.

 

Che cosa innesca la produzione di radicali liberi?

Le teorie che riguardano i radicali liberi in relazione all’invecchiamento e alle malattie possono offrire spiegazioni sul motivo per cui il processo di invecchiamento varia tra le persone. Nonostante i radicali liberi siano prodotti naturalmente nel corpo, la loro produzione può essere accelerata da fattori legati allo stile di vita. Questi fattori comprendono:

-esposizione a sostanze chimiche tossiche, come pesticidi e inquinamento atmosferico

-abitudine al fumo

-consumo di alcol

-dieta ricca di cibi fritti

Si è riscontrato che tali comportamenti legati allo stile di vita sono correlati a malattie come il cancro e le malattie cardiovascolari. Di conseguenza, lo stress ossidativo potrebbe rappresentare una delle ragioni per cui l’esposizione a tali sostanze porta a malattie.

 

Quali sono le principali sostanze che producono radicali liberi?

Alcune sostanze sono particolarmente note per innescare la produzione di radicali liberi. Tra queste, spiccano i metalli pesanti come il ferro e il rame, che possono catalizzare reazioni che generano queste molecole reattive. Anche alcune molecole presenti nelle sigarette e nei processi di combustione contribuiscono alla formazione di radicali liberi.

 

Antiossidanti e radicali liberi

Esistono numerose sostanze, prevalentemente di origine naturale, che agiscono come antiossidanti, tra cui vitamina C, vitamina E, beta-carotene, selenio, manganese, acido lipoico, flavonoidi, fenoli, polifenoli e fitoestrogeni. Queste sostanze svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione dell’ossidazione e nella difesa naturale contro l’ambiente circostante. È importante sfatare il mito che gli antiossidanti siano intercambiabili, poiché ognuno possiede comportamenti chimici e proprietà biologiche uniche. La loro evoluzione probabilmente li ha inseriti in reti complesse, dove ciascuna sostanza o famiglia di sostanze svolge ruoli distinti. Di conseguenza, nessuna singola sostanza può sostituire l’efficacia dell’intero gruppo.

 

Come pulire il corpo dai radicali liberi?

Per ridurre l’accumulo di radicali liberi nel corpo, è essenziale adottare uno stile di vita sano. Una dieta ricca di frutta, verdura e cibi ricchi di antiossidanti può aiutare a neutralizzare i radicali liberi. L’esercizio fisico regolare è un altro modo efficace per ridurre lo stress ossidativo, migliorando la salute generale delle cellule.

 

 

Bibliografia
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  • Tvrdá, E., & Benko, F. (2020). Free radicals: what they are and what they do. In Pathology (pp. 3-13). Academic Press.

 


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