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Memoria di lavoro

La memoria di lavoro rappresenta un sistema cognitivo fondamentale coinvolto nell’elaborazione temporanea e nel mantenimento delle informazioni necessarie per svolgere compiti complessi e orientati verso un obiettivo. È considerata una componente cruciale delle funzioni esecutive del cervello e opera in connessione con diverse reti neurali.

 

Caratteristiche e Funzioni

La memoria di lavoro coinvolge diverse aree cerebrali, inclusi il lobo frontale, il lobo parietale e altre regioni del cervello. È composta da tre componenti interconnesse:

  • Buffer di Stoccaggio: rappresenta lo spazio in cui le informazioni vengono temporaneamente conservate. È diviso in sottocomponenti specifici, ad esempio, la memoria verbale e la memoria visuo-spaziale, a seconda del tipo di informazioni elaborato.
  • Controllo Esecutivo: consente il monitoraggio e la gestione attiva delle informazioni in memoria, permettendo il loro accesso e manipolazione in risposta alle richieste cognitive.
  • Attenzione Selettiva: è coinvolta nel dirigere e mantenere la focalizzazione su elementi specifici delle informazioni presenti nel buffer di stoccaggio, permettendo di ignorare le distrazioni e di concentrarsi sugli elementi rilevanti.

 

Basi neurali

Le neuroscienze hanno identificato una serie di reti neurali coinvolte nella memoria di lavoro. Il lobo frontale, in particolare la corteccia prefrontale dorsolaterale è cruciale per il controllo esecutivo e la manipolazione delle informazioni. Altre regioni, come il giro parietale superiore, sono coinvolte nell’elaborazione spaziale e nella manipolazione di informazioni visive.

 

Sviluppo e modificazioni

La memoria di lavoro subisce cambiamenti durante lo sviluppo individuale e può essere migliorata attraverso l’allenamento cognitivo. È coinvolta in molte attività quotidiane, come la risoluzione dei problemi, la comprensione del linguaggio, il ragionamento, la pianificazione e l’apprendimento.

 

Disturbi e Patologie

Disturbi come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e alcuni disturbi dello sviluppo, come il disturbo dello spettro autistico (ASD), possono influenzare la memoria di lavoro, causando difficoltà nella gestione delle informazioni e nell’attenzione selettiva.

La memoria di lavoro rappresenta un elemento cruciale nelle funzioni cognitive umane, consentendo il mantenimento temporaneo di informazioni fondamentali per svolgere attività complesse. La comprensione delle sue basi neurobiologiche è fondamentale per approfondire la conoscenza sul funzionamento della mente e del cervello umano.

 

Bibliografia
  • Baddeley, A.D. (2007). Working memory, thought and action. Oxford: Oxford University Press.
  • Baddeley, A.D.; Della Sala, S.; Robbins, T. W.; Baddeley, A. (1996). “Working memory and executive control”. Philosophical Transactions of the Royal Society. 351 (1346): 1397–1404. doi:10.1098/rstb.1996.0123

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