Come funziona l’effetto specchio nell’uomo?
Dopo l’osservazione dei neuroni specchio dell’area premotoria dei macachi, un meccanismo analogo di rispecchiamento fu trovato anche nel cervello umano. La definitiva prova della presenza e delle incredibili proprietà dei neuroni specchio anche nell’uomo, è stata fornita da una ricerca pubblicata nel 2010 dal Professor Marco Iacoboni della University of California di Los Angeles, il quale, insieme alla sua équipe, è riuscito a studiare queste cellule per mezzo di elettrodi inseriti nel cervello di pazienti volontari, già in cura per epilessia grave.
Il sistema dei neuroni specchio è alla base non solo della capacità di riconoscere e comprendere le azioni altrui ma anche del riconoscimento delle intenzioni che le hanno promosse. I neuroni specchio riescono a informare l’osservatore non solo sull’azione che uno compie, ma anche sul perché la sta compiendo. Altri studi inoltre suggeriscono che il sistema dei neuroni specchio sia non solo coinvolto nella comprensione del significato delle azioni osservate, ma si attivi anche durante la comprensione di espressioni linguistiche descriventi le stesse azioni. Ma non basta: il meccanismo dei neuroni specchio è stato descritto come un meccanismo di simulazione incarnata, grazie al quale abbiamo la capacità di riconoscere in quello che vediamo, nei nostri simili, qualcosa con cui ‘risuoniamo’, di cui possiamo appropriarci esperienzialmente, che possiamo fare nostro.