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RIVOLTO A GENITORI, INSEGNANTI E PERSONALE SCOLASTICO
Il percorso formativo è accreditato presso il MIUR e valido per la formazione e l’aggiornamento pedagogico degli insegnanti della scuola dell’obbligo in Italia, secondo la Direttiva 170/2016
CONFERENZA SCIENTIFICA
Presentazione della nuova edizione e condivisione risultati preliminari di processo e impatto
RIVOLTO A GENITORI, INSEGNANTI E PERSONALE SCOLASTICO
Il percorso formativo è accreditato presso il MIUR e valido per la formazione e l’aggiornamento pedagogico degli insegnanti della scuola dell’obbligo in Italia, secondo la Direttiva 170/2016
Il 5 ottobre la Fondazione Patrizio Paoletti presenterà i risultati preliminari di processo e impatto del Progetto Prefigurare il futuro: diventare i migliori amici di sé stessi dedicato alle scuole di tutto il territorio nazionale, ai ragazzi, ai loro genitori, agli insegnanti e a tutti gli operatori scolastici, realizzato tra ottobre 2022 e marzo 2023.
Inoltre nella stessa occasione verrà presentata la terza edizione dell’iniziativa che partirà a novembre del 2023. Il percorso formativo prevede un progetto di ricerca realizzato con la collaborazione dell’Università di Padova.
L’intenzione principale del programma Prefigurare il Futuro (PF) è quella di offrire a ragazzi, insegnanti e genitori un percorso di sensibilizzazione, per poter posizionare in un orizzonte di senso i cambiamenti socio-antropologici in corso, trasformando le fragilità dei giovani e degli educatori in forza e determinazione.
La nuova edizione prevede un percorso formativo blended ideato e realizzato dalla Fondazione Patrizio Paoletti, costituito da incontri live webinar, videolezioni, incontri in presenza da novembre 2023 a marzo 2025.
Il progetto offrirà in maniera totalmente inedita alle classi partecipanti attività formative e laboratoriali su forme di partecipazione e attivismo sociale sui temi del benessere e della salute psicofisica di individui e comunità.
La Conferenza di presentazione si svolgerà on line, attraverso piattaforma zoom, il 5 ottobre 2023, dalle 18:30 alle 20.00
Dopo l’iscrizione riceverai la conferma entro pochi minuti.
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Mediatrice dell’incontro: Tania Di Giuseppe, psicologa e responsabile del progetto Prefigurare il Futuro.
18.20-18.30 – Ingresso on line dei partecipanti
18:30-19:00 – La restituzione alla comunità sui primi dati di bilancio dell’esperienza Prefigurare il futuro, edizione 2022-23
Interverranno:
19:00-19:30 – Testimonianze e rilancio dell’iniziativa
*Il programma può subire variazioni
Tania Di Giuseppe, psicologa di Fondazione Patrizio Paoletti
Dall’inizio della pandemia di Covid-19 i casi di ansia e depressione sono aumentati nel mondo. L’isolamento sociale e le difficoltà economiche hanno portato a un disagio psichico che può avere conseguenze anche nel lungo periodo. La scuola e la famiglia sono in prima linea nel far fronte a questa situazione. Per superare i cambiamenti individuali, sociali, economici occorre sensibilizzare ai temi che riguardano le risorse positive interiori delle persone e rendere disponibili strumenti pratici per aumentare la capacità di generare contesti resilienti.
L’intenzione principale del programma Prefigurare il Futuro è quella di offrire a ragazzi, famiglie e insegnanti un percorso per poter posizionare in un orizzonte di senso le crisi e i cambiamenti in corso, trasformando le fragilità in forza e determinazione, sensibilizzando al tema della resilienza. Prefigurare il Futuro è un progetto generativo di contesti inclusivi. L’inclusione è intesa come la possibilità di dare accesso alle risorse disponibili, a tutti, considerando che l’insufficienza e la difficoltà che ci si trova a vivere, riguardano non solo i singoli ma la comunità nella sua interezza.
Allenarsi per diventare resilienti significa sapersi orientare rispetto al proprio futuro; essere in grado di affrontare e gestire i cambiamenti e le difficoltà di natura personale, professionale, sociale; sapere assumere decisioni e gestire incertezze e paure.
Boris Cyrulnik, uno dei più importanti studiosi del tema della resilienza, la definisce come un reticolo fatto di interazioni dell’individuo con l’ambiente che consente alle persone, non ai superuomini, di trovare in sé stessi, risorse e capacità.
La resilienza non è una predisposizione naturale che appartiene solo a pochi individui, ma è una condizione che può essere coltivata. Il lavoro sulla resilienza è un lavoro educativo sul livello di autostima e di autoefficacia, sulla motivazione verso obiettivi personali, sulle capacità di pianificare azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi e sulla previsione e quindi anticipazione delle possibili conseguenze di una situazione.
Strumento prezioso per allenarci alla resilienza è il silenzio. Intendiamo il silenzio come uno stato consapevole, intenzionale e propositivo: aiuta a resistere alle risposte automatiche e ad essere più consapevoli di pregiudizi e valutazioni non verificate che possono interferire nella relazione. La letteratura scientifica riporta che coltivare un po’ di silenzio ogni giorno attraverso le pratiche meditative, ci rende immediatamente più energici, più capaci di interagire con le nostre emozioni, più lucidi per rispondere alla domanda che ci fa la vita, superando ansia e stress. Sessioni di meditazione breve di pochi minuti, inoltre, possono migliorare aspetti come creatività, regolazione emotiva, capacità di riflessione e funzionamento cerebrale.
Per una “scuola resiliente” è importante dare attenzione alla costruzione di relazioni positive tra insegnante, studente e genitori, questo migliorerà il benessere e i risultati degli studenti stessi. Una meta-analisi di 99 studi ha infatti mostrato che la qualità delle relazioni studente-insegnante è connessa direttamente al grado di coinvolgimento e al rendimento degli studenti (Roorda et al., 2011). Un altro fattore fondamentale per una scuola resiliente è inoltre migliorare le relazioni tra pari insegnando in modo esplicito abilità di autoconsapevolezza, autogestione, consapevolezza sociale, abilità relazionali e processo decisionale responsabile (Durlak e Wiesberg et al., 2011).
Dedicato ai ragazzi, ai genitori, insegnanti e a tutta la comunità scolastica.
Siamo un Ente Filantropico del Terzo Settore nato ad Assisi nel 2000 per volontà di Patrizio Paoletti e di un gruppo di ricercatori, pedagogisti, psicologi, sociologi, medici e imprenditori.
Siamo un Ente iscritto all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e un Ente accreditato e qualificato presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per la formazione e l’aggiornamento pedagogico degli insegnanti della scuola dell’obbligo in Italia.
Da oltre 20 anni Fondazione Patrizio Paoletti ricerca il funzionamento dell’essere umano, divulga i saperi sulla mente e sviluppa nuovi approcci educativi fruibili per il benessere di tutti.
Fondazione Patrizio Paoletti per lo sviluppo e la comunicazione
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