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FAQs

Bullismo e Cyberbullismo (3)

Rimandiamo, innanzitutto, alla prima risposta di queste FAQ relativa alla distinzione tra bullismo e altre dinamiche possono apparire simili. È importante capire con quali situazioni abbiamo a che fare, non per attribuire etichette che non fanno che inasprire la conflittualità. Concentriamoci, invece, sull’osservare e sul comprendere, facendo uno spazio vuoto dentro di noi. Sforziamoci di cogliere dati obiettivi e produrre un orientamento, senza lasciarci trascinare dalle eventuali emozioni reattive. Se ci scopriamo troppo interventisti, probabilmente stiamo agendo in maniera affrettata e non ragionevole. Se nostro figlio o figlia ci ha confidato di atti di bullismo e abbiamo capito che sono tali, il primo passo è prenderci un tempo con lui, con lei. Possiamo comprendere che già soltanto il fatto che l’ha condiviso con noi è elemento importantissimo, indica che si è sentito accolto. Condividiamo con lui/lei le possibili soluzioni, vediamo se ci sono le condizioni perché possa risolvere da solo la situazione che sta vivendo e, se così non fosse, concordiamo una serie di azioni insieme per poter contrastare questo tipo di azione di cui è vittima. È importante non sostituirsi al ragazzo, ma agire insieme, ricordando sempre che dall’altra parte c’è un individuo, il bullo, che fa parte della nostra comunità. Attiviamo, quindi, tutte quelle risorse che permettono di intervenire proprio a livello di comunità.

 

BIBLIOGRAFIA

  • Bacher-Hicks, A., Goodman, J., Green, J. G., & Holt, M. K. (2022). The COVID-19 pandemic disrupted both school bullying and cyberbullying. American Economic Review: Insights, 4(3), 353-70.
  • Estrada-Vidal, L. I., Epelde-Larrañaga, A., & Chacón-Borrego, F. (2022). Predictive model of the factors involved in cyberbullying of adolescent victims. Frontiers in psychology, 12, 6159.
  • McLoughlin, L. T., Lagopoulos, J., & Hermens, D. F. (2020). Cyberbullying and adolescent neurobiology. Frontiers in psychology, 11, 1511.

Ecco 4 segnali a cui portare attenzione per provare a comprendere cosa sta avvenendo ai nostri ragazzi:

1) Un primo segnale a cui portare attenzione è se la ragazza o il ragazzo tende ad escludersi drasticamente dalla vita sociale, ovvero all’improvviso non vuole più andare a scuola; non esce più volentieri; non si rapporta più con i compagni; non telefona più e così via.

2) Un’altra sintomatologia interessante si ha quando appaiono malesseri fisici improvvisi, come mal di testa; mancanza d’appetito; difficoltà a dormire; dolori insoliti di cui non è chiara la motivazione.

3) Ulteriore dinamica a cui portare attenzione, sebbene certamente di non di facile lettura, si ha quando un adolescente si allontana troppo dalla vita reale, quindi rimane troppo chiuso nella propria stanza, fa uso eccessivo di videogiochi e così via. Si tratta evidentemente di comportamenti molto comuni in questa fase della crescita, ma possiamo portare speciale attenzione ad un’eventuale escalation e provare, con l’opportuna sensibilità, a scoprirne le cause.

4) Infine, un segnale cui portare attenzione è un cambio repentino di atteggiamento nei confronti di amicizie oppure un netto cambio di giudizio rispetto a situazioni collegate.

Questi quattro sono punti di osservazione da tenere in considerazione senza dimenticare specificità degli individui e dei contesti.

BIBLIOGRAFIA

  • Bacher-Hicks, A., Goodman, J., Green, J. G., & Holt, M. K. (2022). The COVID-19 pandemic disrupted both school bullying and cyberbullying. American Economic Review: Insights, 4(3), 353-70.
  • Estrada-Vidal, L. I., Epelde-Larrañaga, A., & Chacón-Borrego, F. (2022). Predictive model of the factors involved in cyberbullying of adolescent victims. Frontiers in psychology, 12, 6159.

McLoughlin, L. T., Lagopoulos, J., & Hermens, D. F. (2020). Cyberbullying and adolescent neurobiology. Frontiers in psychology, 11, 1511.

Possiamo ricorrere ad una griglia osservativa in cui sono differenziati 4 tipi di interazione:

Scherzo / Litigio / Bullismo / Atto criminale

Spesso preadolescenti e adolescenti scherzano tra di loro in maniera anche abbastanza pesante ma, ad ogni modo, nello scherzo permane una simmetria di rapporti. Nello scherzo non c’è l’intenzione di ferire e, in linea di massima lo scherzo genera emozioni positive.

D’altra parte, in alcuni casi, lo scherzo può sfociare nel litigio. In questo caso c’è una forma di incomprensione, si genera una differenza e c’è un elemento di competizione tra i soggetti. Ci troviamo, però, sempre di fronte ad un rapporto alla pari.

Il bullismo è, invece, caratterizzato da un abuso di potere, una asimmetria. Le altre caratteristiche distintive del fenomeno del bullismo sono, inoltre, l’intenzionalità e la ripetizione.

Da ultimo, il crimine, il reato e l’infrazione di leggi del codice penale. Si tratta del limite estremo, che è bene conoscere per poter distinguere con chiarezza la situazione che stiamo considerando.

Porre le giuste domande ai ragazzi, tenendo conto di questa griglia può aiutarci a capire di che tipo di situazione si tratti e se un episodio citato sia effettivamente ascrivibile al bullismo oppure no.

BIBLIOGRAFIA

  • Bacher-Hicks, A., Goodman, J., Green, J. G., & Holt, M. K. (2022). The COVID-19 pandemic disrupted both school bullying and cyberbullying. American Economic Review: Insights, 4(3), 353-70.
  • Estrada-Vidal, L. I., Epelde-Larrañaga, A., & Chacón-Borrego, F. (2022). Predictive model of the factors involved in cyberbullying of adolescent victims. Frontiers in psychology, 12, 6159.
  • McLoughlin, L. T., Lagopoulos, J., & Hermens, D. F. (2020). Cyberbullying and adolescent neurobiology. Frontiers in psychology, 11, 1511.

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