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Il potere di un abbraccio

Abbracciarsi di più, per vivere meglio

In un’epoca ipertecnologica e frenetica, dove la connessione corre sul web e la vita si sposta sempre più online, ricordiamo il potere di un vero e sentito abbraccio, che ci permette di rallentare e fermarci a celebrare e consolidare l’autentica connessione umana. L’abbraccio ha un impatto positivo e protettivo sulla salute mentale e favorisce anche lo sviluppo psicofisico dei bambini. Il contatto fisico riduce lo stress, il dolore, abbassa la pressione sanguigna, rinforza il sistema immunitario, favorendo il rilascio dell’ossitocina e della serotonina, aiutandoci a sentirci al sicuro, sereni e uniti. 

Il contatto è cura e comunicazione

L’abbraccio è una forma di comunicazione, nel vero senso etimologico della parola: “mette in comune” uno spazio, fatto di vicinanza, tatto, messaggi olfattivi e, naturalmente, emozioni e pensieri condivisi, che si trasmettono anche in un silenzio comunicativo, generativo e che si mette in ascolto dell’altra persona.

Il contatto fisico è fondamentale anche per lo sviluppo psicofisico e neurologico dei bambini. I neonati non necessitano solo di essere accuditi nei loro bisogni fisiologici, ma hanno un profondo bisogno di essere presi in braccio, necessario anche per un corretto sviluppo del loro cervello. Abbracciare un neonato è un prendersi cura dei suoi bisogni più profondi, offrendo un effetto calmante al piccolo, comunicando cura, attenzione, affetto e amore, ossia una buona relazione, che è sempre essenziale per crescere e prosperare, fin dai primi giorni della nostra vita. Ma il beneficio dell’abbraccio in età evolutiva riduce anche l’aggressività, come evidenziato da uno studio del 1999 su minori americani e francesi.

L’abbraccio anche maschile

L’autore Jarie Bolander invita anche gli uomini ad abbracciarsi di più, vincendo il pregiudizio che la tenerezza sia in qualche modo ridicola. Molto più che una stretta di mano o una pacca sulla spalla, l’abbraccio garantisce gli importanti benefici del contatto fisico, rinsaldando i legami, perché l’amicizia si coltiva anche col contatto diretto.

Bolander ricorda che troppo spesso le amicizie maschili ruotano ad attività concrete, come sport, affari o aperitivi, senza avventurarsi nel supporto emotivo, magari per semplice vergogna. Ma le amicizie hanno bisogno di sorpassare le apparenze, per andare in profondità, magari anche in leggerezza (che non è superficialità).



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L’abbraccio: il bisogno di connessione

L’abbraccio ci ricorda il diritto alla delicatezza e alla vulnerabilità, che è universale, nonché il bisogno della connessione sociale, che ci rende profondamente umani.

La centralità della connessione è al centro anche della nuova collaborazione tra Fondazione Patrizio Paoletti e NIVEA, sul progetto “Insieme oltre l’isolamento – un modello integrato per il benessere mentale dei giovani”. La solitudine e l’isolamento sono fattori di rischio importanti per la salute mentale ma anche quella del corpo, compresa la longevità, che possono accompagnarsi anche ad ansia e fobia sociale, oltre a fenomeni di ritiro, come nel caso degli Hikikomori.

Quanti abbracci per il benessere?

La comunità scientifica si è interrogata su quanto dovremmo abbracciarci per la nostra salute globale. La terapeuta familiare Virginia Satir suggerisce otto abbracci al giorno per la stabilità mentale e dodici per una crescita psicologica. E uno studio pubblicato su Behavioral medicine dimostra che un abbraccio di 20 secondi è in grado di abbassare il livello di stress.

Ma persino il semplice atto di osservare qualcun altro che si abbraccia promuove un senso di amore, ottimismo e gioia. Questa consapevolezza ci invita a nutrire gli occhi di gentilezza e a diffondere una cultura nella quale il tocco – amorevole, attento e rispettoso – diventa un modo per chiederci vicendevolmente la domanda più importante: Come stai? Ed essere disponibili, davvero, ad ascoltarne la risposta, con la mente, cuore e corpo allineati.

Bibliografia
  • Grewen, K. M., Anderson, B. J., Girdler, S. S., & Light, K. C. (2003). Warm partner contact is related to lower cardiovascular reactivity. Behavioral medicine (Washington, D.C.)29(3), 123–130. https://doi.org/10.1080/08964280309596065
  • Mooney A. (1995). Four hugs a day using therapeutic touch. The British journal of theatre nursing : NATNews : the official journal of the National Association of Theatre Nurses5(7), 25–27.
Sitografia
  • https://www.psychologytoday.com/us/blog/the-male-friendship-experience/202509/hug-your-male-friends-more
  • https://www.psychologytoday.com/us/blog/the-science-kindness/201910/why-does-hug-feel-so-good
  • https://www.stateofmind.it/2020/04/abbraccio-neonati/
  • https://www.psychologytoday.com/us/blog/keep-it-in-mind/202201/what-20-seconds-hugging-can-do-you
  • https://bcop.org.uk/the-healing-power-of-hugs-a-deep-dive-into-the-surprising-benefits/
  • https://www.gavazzeni.it/news/il-potere-curativo-degli-abbracci/
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