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Risonanza Magnetica Funzionale

La risonanza magnetica funzionale (fMRI) è una tecnica di imaging neurologico che utilizza la risonanza magnetica per mappare l’attività cerebrale, misurando i cambiamenti nel flusso sanguigno cerebrale. Questa tecnica è stata sviluppata per studiare l’attività cerebrale in tempo reale durante compiti cognitivi e altre attività mentali. La fMRI è impiegata nella ricerca neuroscientifica per studiare la localizzazione e l’organizzazione delle funzioni cognitive nel cervello umano, nonché per comprendere i meccanismi neurali sottostanti a disturbi neurologici.

Come funziona

La fMRI misura i cambiamenti nel flusso sanguigno cerebrale, associati all’attività neuronale. Durante l’esecuzione di compiti cognitivi o altre attività mentali, i neuroni attivi richiedono più ossigeno, aumentando così il flusso sanguigno nella regione cerebrale coinvolta. La fMRI sfrutta questo principio, acquisendo una serie di immagini dell’attività cerebrale in tempo reale, mediante sequenze di impulsi di radiofrequenza. Queste immagini mostrano variazioni nella concentrazione di ossigeno nel sangue, consentendo agli operatori di identificare le aree cerebrali coinvolte nell’attività mentale. Queste informazioni sono fondamentali per comprendere la localizzazione e l’organizzazione delle funzioni cognitive nel cervello umano e per studiare i meccanismi neurali sottostanti a disturbi neurologici.

Differenze con la Risonanza Magnetica

La fMRI si distingue dalla risonanza magnetica (RM) convenzionale per il suo obiettivo e la modalità di acquisizione delle immagini. Mentre la RM convenzionale produce immagini statiche dell’anatomia cerebrale e di altri tessuti, la fMRI si concentra sull’attività cerebrale dinamica misurando i cambiamenti nel flusso sanguigno cerebrale, associati all’attività neuronale. La RM convenzionale ha una risoluzione temporale relativamente bassa, in quanto produce immagini statiche che non catturano i rapidi cambiamenti nell’attività cerebrale. La fMRI, al contrario, ha una risoluzione temporale più elevata, consentendo di osservare l’attività cerebrale in tempo reale con una precisione temporale di alcuni secondi.

Bibliografia
  • Buxton, R. B. (2009). Introduction to functional magnetic resonance imaging: principles and techniques. Cambridge university press.
  • Chen, J. E., & Glover, G. H. (2015). Functional magnetic resonance imaging methods. Neuropsychology review25, 289-313.
  • Matthews, P. M., & Jezzard, P. (2004). Functional magnetic resonance imaging. Journal of Neurology, Neurosurgery & Psychiatry75(1), 6-12.

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