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Meditazione e lavoro: la chiave per la performance è il benessere

L’impatto della meditazione e della mindfulness sulla salute globale e produttività

Uno studio pubblicato sul Journal of Occupational and Organizational Psychology analizza i benefici della mindfulness per il benessere lavorativo, in particolare per proteggere il prezioso equilibrio tra vita privata e lavorativa. La meditazione è indicata come un’efficace via anche per “ricaricare le batterie mentali”, suggeriscono dal World Economic Forum, nonché uno strumento per promuovere concentrazione, attenzione, innovazione e creatività.

Come stanno i lavoratori oggi?

L’Osservatorio Glickon ci ricorda che trascorriamo ben 90mila ore della nostra vita lavorando: si tratta di una porzione importantissima della nostra esistenza, che può impattare fortemente sul nostro benessere e salute globale. Nonostante la rilevanza del lavoro nel bilancio delle nostre giornate, uno studio dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano testimonia che ad oggi solo il 10% degli italiani si sente bene al lavoro, da un punto di vista fisico, relazionale e mentale.

Stress e burnout

Nel 2023, l’APA American Psychological Association ha condotto un sondaggio sul benessere psicologico al lavoro, negli USA, da cui è emerso che il 77% dei lavoratori ha sperimentato stress lavoro-correlato nell’ultimo mese.

Nel nostro Paese la situazione è altrettanto da attenzionare: l’8° Rapporto Censis-Eudaimon “Lavoro, aziende e benessere dei lavoratori: un’epoca nuova” del 2025 testimonia che un italiano su tre sia addirittura a rischio di burnout, con sensazioni di esaurimento, estraneità e frustrazione, che colpiscono in particolar modo i giovani (47,7%).

La ricerca del benessere e dell’equilibrio

Dai dati emerge che l’83,4% dei dipendenti ritiene prioritario che il suo lavoro contribuisca alla propria salute globale, comprensiva di componenti mentali e fisiche. Il 63,5% degli intervistati pensa che la propria azienda possa fare molto per il benessere e il 66,7% è convinto che siano fondamentali anche le scelte individuali, sottolineando la responsabilità personale.

Una sfida importante è la ricerca di un equilibrio e indipendenza tra vita privata e lavorativa, considerando che il 25,7% dei lavoratori dipendenti tende a portare sul lavoro i problemi privati, con effetti negativi sulla performance, mentre il 36,1% si porta i problemi lavorativi a casa, con effetti negativi sulle relazioni familiari o amicali: un obiettivo che può essere efficacemente perseguito grazie alla valorizzazione delle tecniche meditative.

La chiave della meditazione

I dati statistici e le testimonianze dei lavoratori sembrano dimostrare che qualcosa, nella corsa cieca all’iperproduttività, stia cambiando e che cresca la consapevolezza che il disagio dei lavoratori, non solo è di importante interesse clinico per la salute personale, ma si ripercuote naturalmente su quello aziendale e comunitario, considerato l’impatto in termini di giorni persi sul lavoro e di minore produttività, nonché sulla tenuta dei sistemi socio-sanitari. Le nuove ricerche scientifiche spostano il focus dell’attenzione sul benessere dei lavoratori, vera chiave per il successo personale e anche economico, che può essere fortemente promosso anche dalla cultura della meditazione.

Dalle ricerche di psicologia del lavoro al Work Economic Forum

Una ricerca pubblicata su una rivista internazionale di psicologia del lavoro e delle organizzazioni ha coinvolto 190 partecipanti in uno studio sull’impatto della mindfulness sul benessere lavorativo. In particolare, sono stati misurati quotidianamente il distacco psicologico, il benessere affettivo e il rapporto tra lavoro e vita privata. Dai risultati emerge che praticare mindfulness promuove il benessere emotivo e favorisce un funzionale distacco dal lavoro, riducendo il conflitto tra vita privata e professionale.

David Ko, che si occupa di applicazioni digitali per la meditazione, afferma al World Economic Forum:

Chiudere gli occhi, ascoltare musica, uscire per fare una passeggiata: ci sono tanti modi per meditare. Si tratta semplicemente di una via per centrarsi, un momento per noi stessi. Noi carichiamo la batteria del nostro cellulare meglio di come carichiamo le nostre batterie mentali. Se lo stress è inevitabile sul mondo del lavoro, il distress è invece evitabile.

Meditazione: per lavorare in modo più intelligente

La cultura del lavoro frenetico, con una corsa e movimento costanti, non garantisce necessariamente i migliori risultati. La chiave per una performance ottimale sul lavoro è il benessere dei lavoratori, che dovrebbe essere al centro di tutte le decisioni aziendali. Il benessere lavorativo promuove infatti soddisfazione, felicità ed efficienza, che si traducono in produttività, creatività e innovazione.

In occasione dello Yoga Day 2025, Hitesh Katarmal, Vicepresidente e Responsabile delle risorse umane di Kisna Diamond and Gold Jewellery, dove i dipendenti partecipano a classi di meditazione, Yoga, running e bicicletta, ha ricordato:

Un’organizzazione di successo è quella in cui le persone non si limitano a lavorare, ma prosperano. Quando le nostre persone si sentono mentalmente a proprio agio ed emotivamente equilibrate, si presentano con chiarezza, determinazione e creatività.

Gli effetti della meditazione sul benessere al lavoro

Praticare meditazione e mindfulness migliora il coinvolgimento lavorativo, la concentrazione, l’attenzione, l’elaborazione dei dati e la resilienza mentale, permettendoci anche una pausa rigenerante per il nostro cervello.

Uno studio pubblicato sull’International Journal of Mental Health and Addiction testimonia che un protocollo di otto settimane di meditazione in ufficio può migliorare il controllo dello stress lavoro-correlato, la soddisfazione e la prestazione lavorativa valutata dal datore di lavoro, diminuendo parallelamente il disagio psicologico.

Un ulteriore studio sul Journal of Occupational Health Psychology suggerisce che la pratica mindfulness promuova anche il senso di supporto sociale sul luogo di lavoro e una ricerca su Evidence‐Based Complementary and Alternative Medicine ha misurato gli effetti della meditazione basata sul silenzio sulla riduzione dello stress lavorativo e della depressione.



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Il silenzio e la meditazione in movimento

Il Quadrato Motor Training

Fondazione Patrizio Paoletti investe nella ricerca neuroscientifica sugli effetti della meditazione e del silenzio intenzionale per la nostra salute globale. Studia protocolli come il Quadrato Motor Training, una forma di mindful movement ideata da Patrizio Paoletti, che ha dimostrato di apportare importanti benefici a livello molecolare, cerebrale e funzionale. In particolare, gli studi scientifici hanno evidenziato che migliora la plasticità neuronale, la connettività e la sincronicità cerebrale, promuovendo la creatività, la flessibilità, il rilassamento e una migliore percezione corporea, spaziale e temporale.

Il silenzio consapevole

D’altra parte, anche il silenzio intenzionale ha dimostrato importanti benefici sulla nostra salute globale, in termini di riduzione dello stress, miglioramento della qualità del sonno, concentrazione, chiarezza mentale, creatività potenziata, aumento della consapevolezza e benessere emotivo.

Incoraggiare la diffusione di pratiche meditative e di silenzio intenzionale, anche nei luoghi di lavoro, sembra sostenere le prestazioni dei lavoratori. Tuttavia, protegge soprattutto la loro salute globale, che comprende anche la soddisfazione professionale e un senso di scopo, che spesso il lavoro contribuisce ad appagare, divenendo elemento concreto di benessere e di felicità, una traccia della nostra unicità e un sentiero di crescita e automiglioramento.

    Non temere mai di chiedere aiuto!
    Tutti i contenuti di divulgazione scientifica di Fondazione Patrizio Paoletti sono elaborati dalla nostra équipe interdisciplinare e non sostituiscono in alcun modo un intervento medico specialistico. Se pensi che tu o qualcuno a te vicino abbia bisogno dell'aiuto di un professionista della salute mentale, non esitare a rivolgerti ai centri territoriali e agli specialisti.

Bibliografia
  • Althammer, S. E., Reis, D., van der Beek, S., Beck, L., & Michel, A. (2021). A mindfulness intervention promoting work–life balance: How segmentation preference affects changes in detachment, well‐being, and work–life balance. Journal of Occupational and Organizational Psychology94(2), 282-308.
  • Manocha, R., Black, D., Sarris, J., & Stough, C. (2011). A randomized, controlled trial of meditation for work stress, anxiety and depressed mood in full‐time workers. Evidence‐Based Complementary and Alternative Medicine2011(1), 960583.
  • Petchsawang, P., & McLean, G. N. (2017). Workplace spirituality, mindfulness meditation, and work engagement. Journal of Management, Spirituality & Religion14(3), 216-244.
  • Shonin, E., Van Gordon, W., Dunn, T. J., Singh, N. N., & Griffiths, M. D. (2014). Meditation awareness training (MAT) for work-related wellbeing and job performance: A randomised controlled trial. International Journal of Mental Health and Addiction12(6), 806-823.
Sitografia
  • https://www.weforum.org/videos/meditation-workplace/
  • https://www.peoplematters.in/article/organisational-culture/how-organisations-are-embracing-yoga-for-workplace-well-being-46050
  • https://www.millenniumpost.in/bengal/workplace-safety-mindfulness-key-to-employee-wellbeing-626993
  • https://www.thehealthsite.com/body-mind-soul/work-smarter-not-harder-unlocking-productivity-with-mindfulness-in-the-workplace-1177517/
  • https://www.unobravo.com/post/il-burnout-report
  • https://www.ilsole24ore.com/art/stress-lavoro-censis-rischio-burn-out-un-dipendente-tre-AGifXb1C
  • https://www.censis.it/sites/default/files/downloads/SINTESI%20DEI%20PRINCIPALI%20RISULTATI%20_1550.pdf
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