DORA. Il contributo dell’Istat alla misurazione della violenza contro i minori
Si è svolta a Roma la conferenza finale del progetto
Di cosa parliamo quando parliamo di violenza contro i minori? Proprio a questa domanda prova a rispondere DORA, il progetto nato dalla collaborazione scientifica tra Istat e altri enti coinvolti, i cui risultati sono stati presentati, lunedì 16 giugno nel corso di una conferenza dal titolo “La violenza contro i minori. Misurazione del fenomeno e strategie per le politiche di contrasto”, presso l’Aula Magna della sede romana in Via Cesare Balbo 14. Il progetto mira a identificare le lacune informative sul fenomeno della violenza sui minori al fine di elaborare statistiche integrate e accessibili ai cittadini.
Gli obiettivi del progetto
Migliorare l’analisi e la raccolta dei dati sulla diffusa violenza contro i bambini, a livello nazionale e internazionale, può potenziare significativamente le strategie per combatterla. È questo l’assunto di base del progetto DORA (Data integratiOn for acknowledging Risks And protecting children from violence), iniziato nel marzo del 2023 e condotto da ISTAT in collaborazione con le Università di Bologna, Milano-Bicocca, Brescia, Napoli Federico II e con Ares 2.0 s.r.l.
Il progetto mira a potenziare il processo di raccolta e di integrazione delle fonti statistiche riguardanti la violenza contro le donne e i minori, al fine di contribuire ad elaborare soluzioni statistiche in grado di combinare, integrare e quindi produrre dati raffinati e facilmente fruibili. Tutto questo per contribuire a una corretta stima della portata del fenomeno in tutte le sue molteplici dimensioni e dei fattori di rischio della violenza, che impatta sulla salute globaleQual è la definizione di salute proposta dall’OMS nel 194... Leggi, anche transgenerazionale, tramite meccanismi di epigenetica.
Durante la Conferenza, gli esperti delle Istituzioni coinvolte si sono confrontati sul fabbisogno informativo contribuendo alla definizione di un nuovo quadro di misurazione del fenomeno e promuovendo strategie di prevenzione e contrasto, in linea con gli obiettivi della Commissione Europea sui diritti dei minori (2021).
I domini della violenza
La necessità iniziale del progetto è stata proprio quella di identificare e definire cosa si intende per violenza contro i minori e quali siano i suoi ambiti principali, i cosidetti “domini”, ciascuno corrispondente a un tipo di violenza. La ricerca ne ha evidenziati 6 che comprendono:
- la violenza fisica
- la violenza sessuale e quella psicologica (e le loro manifestazioni online)
- la trascuratezza e le patologie della cura (mancanza di cura, cura inadeguata e ipercura)
L’attività di definizione della violenza da parte dei ricercatori ISTAT ha tenuto conto dell’International Classification of Violence Against Children (ICVAC 2023), classificazione sulla violenza contro i minori elaborata da UNICEF, rispetto alla quale il progetto DORA ha scelto di includere però anche le forme di violenza che implicano lo sfruttamento economico dei minori, quali la tratta di esseri umani, il lavoro forzato e il matrimonio forzato e precoce.
Violenza vs disagio
La violenza contro i minori resta un fenomeno complesso da indagare. Dalla fase qualitativa della ricerca ISTAT è infatti emersa la presenza di un continuum tra violenza e disagio del bambino, una zona grigia che, seppur rappresentata da un insieme di esperienze avverse nello sviluppo del minore (Adverse Child Experiences), non è chiaramente identificabile come violenza. Sulla base di questa considerazione, DORA ha deciso di non prendere in esame nel suo trattamento della violenza tre aspetti di disagio: la povertà educativa, il lavoro minorile e la povertà infantile.
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In sintesi
La violenza contro i bambini è un fenomeno sociale tristemente diffuso. Dall’indagine condotta dall’ISTAT emerge un quadro decisamente complesso a causa della frammentarietà dei dati e dell’assenza pressoché totale di questi in merito ai più piccoli, in particolare bambini al di sotto dei 14 anni d’età.
L’analisi dei dati sulle fonti utilizzate non ha consentito infatti una misurazione esaustiva in quanto, come è facile immaginare, i dati disponibili provengono principalmente da denunce alle forze dell’ordine , dalle associazioni per le vittime di violenza e dai servizi sanitari e sociali che spesso riflettono solo la parte più visibile del fenomeno, lasciando così in ombra un sommerso nei confronti del quale si avverte la necessità di sviluppare strumenti adatti ai fini della rilevazione statistica.
Analoga difficoltà nell’identificare e misurare nuove forme di violenza si riscontra a causa della pervasività della tecnologia che ha anche esteso nel mondo virtuale forme di violenza già conosciute nel mondo reale, si pensi ad esempio al cyberbullismoIl cyberbullismo è l'attuazione tramite la rete di quei com... Leggi.
Ipotesi per il futuro
La complessità del fenomeno della violenza contro i minori richiede nell’imminente futuro, ai fini delle analisi e della misurazione, un approccio olistico in grado di considerare la vita del minore in maniera globale. È necessario tener conto, infatti, di aspetti individuali, relazionali e sociali che riguardano l’intera esistenza dei minori. È poi importante focalizzare l’attenzioneL'attenzione è un processo cognitivo complesso e multidimen... Leggi delle analisi non solo sulle carenze, ma anche sulle risorse disponibili, sviluppando una rete di protezione e supporto per il minore.
La visione di Fondazione Patrizio Paoletti
Tramite i nostri progetti educativi, attivi in tutto il mondo, operiamo affinché ogni bambino trovi le giuste condizioni per esprimere pienamente il suo potenziale. Riteniamo, infatti, l’educazione un importante fattore protettivo nei confronti della violenza sui minori, capace di ridurne l’impatto e la portata. La Fondazione realizza, infatti, programmi scolastici che promuovono lo sviluppo delle Life Skills sin dalla prima infanzia. In questi progetti sono inclusi anche quelli caratterizzati da una scuola di frontiera, nei contesti più difficili del mondo, a beneficio di migliaia di bambini, ma non solo. Anche insegnanti, educatori, operatori sociali e genitori sono tra i beneficiari dei nostri progetti affinché ogni adulto diventi più consapevole delle proprie risorse, del proprio ruolo e della propria responsabilità verso gli altri.
Da oltre 20 anni Fondazione Patrizio Paoletti è attiva nella ricerca e promozione della salute globale per il benessere dell’individuo e dell’insieme, sottolineando l’importanza della salute globale come “uno stato di completo benessere fisico, emotivo e psicologico”, in linea con quanto affermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Una vera e propria risorsa per tutto il corso della nostra vita.
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