Come prevenire la neurodegenerazione e promuovere la salute cerebrale?
La videolezione sulle neuroscienze per la prevenzione della neurodegenerazione
Con l’invecchiamento della popolazione mondiale, cresce anche la necessità di comprendere meglio come proteggerci dai processi neurodegenerativi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ad oggi ci sono circa 55 milioni di persone nel mondo affette da demenzaLa demenza è una condizione medica caratterizzata dalla per... Leggi. Si prevede che questo numero raggiungerà i 78 milioni entro il 2030. Nonostante la diffusione crescente di queste patologie, la ricerca ha evidenziato che è possibile ridurre significativamente i fattori di rischio grazie a stili di vita sani e relazioni affettive solide. In questo contesto si inserisce la video-lezione “Neuroscienze della prevenzione della neurodegenerazione” di Fondazione Patrizio Paoletti, una lezione gratuita dedicata alla terza età, parte della campagna educativa “Per crescere insieme“.
INDICE
ToggleLa meditazione e il potere del respiro
Tra gli strumenti più efficaci per la prevenzione della neurodegenerazione c’è la meditazioneEsistono tanti modi per definire la meditazione, ma forse il... Leggi, in particolare se guidata. Studi recenti dimostrano che praticare meditazione in modo costante migliora la concentrazione, la memoriaLa memoria è una funzione cognitiva fondamentale che consis... Leggi e la qualità del sonnoCos'è il sonno e perché è importante? Il sonno è uno sta... Leggi, riducendo al contempo lo stressCos’è lo stress? Dal punto di vista clinico, lo stress è... Leggi, che è un noto acceleratore dell’invecchiamento cerebrale.
Nella video-lezione Sandro Anella, esperto di Pedagogia per il Terzo millennioPedagogia per il Terzo Millennio (PTM) è un metodo interdis... Leggi e docente di Fondazione Patrizio Paoletti, propone un esercizio semplice e accessibile di respirazione consapevole e meditazione guidata, offrendo una base pratica su cui iniziare un percorso di allenamento mentale e cura di sé.
Allenare il cervello: giochi mentali e prevenzione
Mantenere il cervello attivo è uno degli approcci più studiati e validati per ritardare l’insorgenza dei sintomi neurodegenerativi. Secondo una ricerca del 2019 della Medical School dell’Università di Exeter, svolgere esercizi mentali come cruciverba e sudoku può “ringiovanire” il cervello di oltre 10 anni, migliorando in modo significativo memoria e capacità di ragionamento.
Questo tipo di allenamento è particolarmente efficace quando è accompagnato da stimoli affettivi e relazionali. In altre parole, il cervello si allena meglio se stimolato in un contesto emotivamente ricco.
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Movimento, sonno, alimentazione: le basi della prevenzione
Attività fisica
L’esercizio fisico regolare non è solo utile al corpo, ma anche al cervello. È considerato uno degli approcci non farmacologici più efficaci per prevenire e trattare le malattie neurodegenerative. Anche semplici passeggiate quotidiane aiutano a migliorare la circolazione sanguigna cerebrale e a stimolare la produzione di neurotrasmettitori benefici.
Sonno
Durante il sonno profondo, il cervello elimina le tossine accumulate e ripara i danni cellulari. Dormire 7-8 ore per notte è essenziale per la salute neurologica, soprattutto in età avanzata. La privazione di sonno è correlata a un incremento del rischio di sviluppare Alzheimer.
Alimentazione
Una dieta equilibrata, ricca di antiossidanti, è associata a un minor rischio di decadimento cognitivo. Frutta, verdura, omega-3 e vitamine del gruppo B sono essenziali per proteggere il cervello e supportare le sue funzioni. Nel video, Sandro anella approfondisce i dettagli di quali alimenti e quali proprietà sono più efficaci.
Isolamento e solitudine: due sfide per la salute globale
Spesso usati come sinonimi, isolamento e solitudineLa solitudine è un'emozione complessa caratterizzata da un ... Leggi sono concetti distinti ma profondamente intrecciati. L’isolamento è una condizione oggettiva, legata alla mancanza di interazioni sociali; la solitudine, invece, è un sentimento soggettivo di disconnessione, che può manifestarsi anche in presenza di altre persone.
Entrambi sono considerati dalla comunità scientifica fattori di rischio per diverse patologie croniche, incluse quelle neurodegenerative. Il National Institute on Aging ha evidenziato che l’isolamento socialeL'isolamento sociale è un fenomeno psicologico e sociale ch... Leggi è associato a un aumento del 50% del rischio di demenza. Allo stesso modo, la solitudine cronica è stata collegata a depressioneLa depressione è un disturbo caratterizzato da una tristezz... Leggi, ansiaL'ansia è una risposta emotiva caratterizzata da sentimenti... Leggi, declino cognitivoIl declino cognitivo è un fenomeno complesso che riflette l... Leggi e maggiore mortalità.
La video-lezione “Neuroscienze della prevenzione della neurodegenerazione” affronta questi temi con profondità e sensibilità, offrendo spunti concreti per agire in modo semplice ed efficace sui fattori di rischio.
La Salute Globale passa anche dalle emozioni
La campagna “Per crescere insieme” nasce con l’intento di contrastare l’analfabetismo emotivoL'analfabetismo emotivo è un termine usato per descrivere l... Leggi e promuovere una cultura del benessere integrale. Nella video-lezione “Neuroscienze della prevenzione della neurodegenerazione”, Fondazione Patrizio Paoletti unisce conoscenze scientifiche, strumenti educativi e pratiche quotidiane, offrendo un supporto reale e accessibile per migliorare la qualità della vita.
Neuroscienze della prevenzione della neurodegenerazione: approfondisci con la video lezione gratuita
Guarda ora la video-lezione gratuita di Fondazione Patrizio Paoletti e scopri come le neuroscienzeIl cervello umano è una delle strutture più complesse e af... Leggi possono aiutarti a proteggere il cervello e coltivare benessere emotivo, anche in età avanzata. Perché ogni stagione della vita merita cura, attenzioneL'attenzione è un processo cognitivo complesso e multidimen... Leggi e strumenti adatti per continuare a crescere.
- Barnes, D. E., & Yaffe, K. (2011). The projected effect of risk factor reduction on Alzheimer’s disease prevalence. The Lancet Neurology, 10(9), 819-828.
- Holt-Lunstad, J., Smith, T. B., Baker, M., Harris, T., & Stephenson, D. (2015). Loneliness and social isolation as risk factors for mortality: A meta-analytic review. Perspectives on psychological science: a journal of the Association for Psychological Science, 10(2), 227–237.
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- Tang, Y. Y., Hölzel, B. K., & Posner, M. I. (2015). The neuroscience of mindfulnessLa Mindfulness è una pratica di consapevolezza derivata dal... Leggi meditation. Nature reviews. Neuroscience, 16(4), 213–225.
- https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/dementia
- https://www.nia.nih.gov/news/social-isolation-loneliness-older-people-pose-health-risks
- Foto di Julia Vivcharyk su Unsplash
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Alleniamo l'intelligenza emotivaLa prima definizione di Intelligenza Emotiva in quanto tale ... Leggi: che emozione ti suscita questo articolo?
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