Skip to main content

Come rallentare la neurodegenerazione

Stimolare le capacità residue

Negli ultimi decenni, la terapia genica si è affermata come un potente approccio per trattare le malattie neurodegenerative. Accanto a questa, il movimento ha dimostrato di poter influenzare positivamente l’espressione genica, mitigando il declino cognitivo.

La terapia genica

La terapia genica è una tecnologia innovativa che consente di correggere eventuali difetti genetici responsabili di patologie neurologiche. I vettori basati sul virus adeno-associato (AAV), in particolare, si mostrano promettenti nel trattamento di patologie neurodegenerative. Ad esempio, diversi interventi genici mirati sono stati testati in malattie come la malattia di Huntington e il morbo di Parkinson. In quest’ultimo, si mira a migliorare la funzione mitocondriale, a contrastare il misfolding (l’alterato ripiegamento di proteine) e la diffusione dell’α-sinucleina, e a modulare le vie di segnalazione che portano alla morte cellulare. Per la malattia di Huntington, le strategie includono il miglioramento della bioenergetica mitocondriale e la riduzione della disregolazione proteica e dell’apoptosi (il processo di morte programmata della cellula).

Il movimento per influenzare i geni

Parallelamente, l’esercizio fisico si è rivelato una modalità complementare e non invasiva per influenzare positivamente l’espressione genica e rallentare i processi neurodegenerativi. L’attività fisica offre infatti benefici sia fisici sia mentali, agendo a livello cellulare e molecolare, per sostenere la salute del sistema nervoso. In particolare, l’esercizio fisico stimola la produzione di neurotrasmettitori, ormoni e fattori neurotrofici, che promuovono la neuroplasticità e la sopravvivenza neuronale, oltre a migliorare la risposta del sistema nervoso autonomo e centrale agli stress fisici e psicosociali. Questi effetti portano a benefici clinici come il miglioramento della memoria, della cognizione, del sonno e dell’umore, oltre alla riduzione dello stress, dell’ansia e della neuroinfiammazione.

Inoltre, l’esercizio fisico ha un impatto rilevante sulla neurogenesi dell’ippocampo adulto, un processo fondamentale per la funzione cognitiva. In un contesto di crescente prevalenza di declino cognitivo legato all’invecchiamento e alle malattie neurodegenerative, l’attività fisica emerge come una strategia preventiva efficace per mitigare il declino cognitivo, sostenendo la generazione di nuovi neuroni nell’ippocampo e migliorando così le prestazioni cognitive. Studi preclinici hanno dimostrato che la neurogenesi stimolata dall’esercizio fisico può attenuare la neuropatologia e i deficit comportamentali nei modelli animali di demenza e di altre patologie neurodegenerative, evidenziando il potenziale dell’attività fisica come intervento preventivo benefico, accessibile e non-invasivo.

 


  • LA PLASTICITÀ CEREBRALE

    Una nuova visione del cervello


    Compila il form
    e guarda subito il video

    "*" indica i campi obbligatori

    Dati Anagrafici*

 

Un approccio integrato

Nel complesso, l’integrazione tra approcci di terapia genica e l’esercizio fisico rappresenta una prospettiva innovativa per contrastare la neurodegenerazione. Da un lato, la terapia genica offre strumenti mirati e avanzati per correggere disfunzioni genetiche specifiche, dall’altro, l’esercizio fisico contribuisce con un impatto positivo generalizzato, supportando la neuroplasticità, la neurogenesi e il benessere psicofisico, riducendo i rischi di declino cognitivo e migliorando la qualità della vita e la salute globale della persona.

 


  • Sostieni la ricerca
    che cambia la vita

    Scegli l'importo della tua donazione

 

Bibliografia
  • Mahalakshmi, B., Maurya, N., Lee, S. D., & Bharath Kumar, V. (2020). Possible neuroprotective mechanisms of physical exercise in neurodegeneration. International journal of molecular sciences, 21(16), 5895.
  • Martier, R., & Konstantinova, P. (2020). Gene therapy for neurodegenerative diseases: slowing down the ticking clock. Frontiers in Neuroscience, 14, 580179.
  • Schapira, A. H., Olanow, C. W., Greenamyre, J. T., & Bezard, E. (2014). Slowing of neurodegeneration in Parkinson’s disease and Huntington’s disease: future therapeutic perspectives. The Lancet, 384(9942), 545-555.
  • Yau, S. Y., Gil-Mohapel, J., Christie, B. R., & So, K. F. (2014). Physical exercise‐induced adult neurogenesis: a good strategy to prevent cognitive decline in neurodegenerative diseases?. BioMed research international, 2014(1), 403120.
Immagini

Sii parte del cambiamento. Condividere responsabilmente contenuti è un gesto che significa sostenibilità

Potrebbe interessarti

“The Science of Education for Peace”. Scarica il book gratuito

Mai come oggi abbiamo bisogno della pace. Dopo gli sconvolgimenti mondiali della pandemia da COVI…
Valorizzare la creatività degli adolescenti

Adolescenza, la stagione creativa

Valorizzarla tra fiducia e competenze La creatività è un toccasana per la nostra salute psicofis…
Sport e meditazione in adolescenza

Dentro la mente degli adolescenti: i benefici di sport e meditazione

L’adolescenza è un’età complessa, che segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta. Durante qu…

    Iscriviti alla newsletter

    NEWSLETTER GEN

    Modulo per l'iscrizione alla newsletter FPP

    Nome(Obbligatorio)
    Email(Obbligatorio)
    Privacy Policy(Obbligatorio)
    Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.