Da oltre 20 anni Fondazione Patrizio Paoletti è attiva nella ricerca e promozione della salute globale per il benessere dell’individuo e dell’insieme.
Anna ha 16 anni e non vuole più uscire, andare a scuola, vedere gli amici.
Tanti adolescenti come lei si isolano, si chiudono, perché si sentono inadeguati, giudicati. Prima che sia troppo tardi Fondazione Patrizio Paoletti aiuta scuole e famiglie a riconoscere i segnali di disagio emotivo degli adolescenti.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), tra il 10% e il 20% dei giovani a livello mondiale soffre di disturbi mentali. Circa la metà di tutte le malattie mentali si manifesta già entro i 14 anni. I disturbi più comuni includono ansia, depressione, disturbi dell’attenzione, disturbi alimentari e comportamenti a rischio. Il suicidio rappresenta una delle principali cause di morte per i giovani tra i 15 e i 19 anni.
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Con il tuo sostegno potremo continuare a promuovere il progetto educativo “Prefigurare il futuro” e garantire così ad ogni adolescente nelle scuole di tutta Italia il diritto al benessere emotivo e psico-sociale.
Prefigurare il Futuro coinvolge ogni giorno ragazzi, insegnanti e genitori in un percorso di sensibilizzazione strutturato sul tema della resilienza, per trasformare le fragilità in forza e determinazione.
OMS – Non c’è salute, senza salute mentale
In Europa 1 adolescente su 7 convive con il disagio psicologico e disturbo mentale
+ 40%: Negli adolescenti sono aumentati i casi di disturbo mentale, con autolesionismo, isolamento, abbandono e disagio scolastico
Il suicidio rappresenta in Europa la seconda causa di morte per i giovani
le testimonianze dei partecipanti
ai nostri progetti
EMILY
“Grazie ai progetti di Fondazione Patrizio Paoletti ho imparato ad avere più fiducia in me stessa”
SAMUELE
“Con i metodi proposti da Fondazione Patrizio Paoletti sono riuscito a superare i momenti di difficoltà.”
FLORIANA
“La ricerca di Fondazione Patrizio Paoletti mi ha offerto molte idee per aiutare i miei ragazzi e anche me stessa nei periodi più delicati.”
ELENA PEROLFI
Vice-presidente e responsabile progetti pedagogici e didattici della Fondazione Patrizio Paoletti
“Insieme possiamo aiutare gli adolescenti a prevenire il disagio e ad affrontare le difficoltà per proteggere il loro benessere.”
Il bullismo e il cyberbullismo rappresentano una vera e propria emergenza mondiale che merita tempo, attenzione, e risposte educative efficaci, tanto più per la sua incidenza sulla salute mentale degli adolescenti, già messi a dura prova dall’esperienza della pandemia.
I numeri del bullismo e del cyberbullismo in Italia
Il 15% dei giovani è stata vittima di almeno un episodio di bullismo
Dai 14 ai 26 anni, circa 1 adolescente su 2 ha subito atti di bullismo e cyberbullismo
Il 7,1% delle ragazze tra 11 e 17 anni che si collegano ad Internet sono state oggetto di vessazioni continue tramite Internet o telefono
I PROGRESSI DELLA RICERCA SUL BULLISMO
Fine anni ’70
Inizio della ricerca scientifica sul bullismo nelle scuole nei paesi scandinavi nei primi studi chiamato “mobbing”
1993
David P. Farrington distingue il bullismo da un’aggressione in generale, definendolo come comportamento intenzionale volto a danneggiare un’altra persona dal punto di fisico e/o psicologico, caratterizzato da ripetizione e squilibrio di potere
Anni 90
il fenomeno del bullismo viene indagato scientificamente in contesti diversi da quello scolastico ed espanso per considerare la violenza verbale, i danni alle proprietà e il bullismo sociale finalizzato a danneggiare le relazioni della vittima con i pari
2000
Prima attestazione dell’espressione “bullizzare” in italiano, derivata dall’inglese bullying, per descrivere il fenomeno. Entra per la prima volta nel 2017 nel Vocabolario Treccani
2000
David Finkelhor, Kimberly J. Mitchell e Janis Wolak pubblicano il primo studio su vasta scala sul cyberbullismo, termine che sostituisce negli studi i precedenti flaming, kicking, spamming, trolling per descrivere gli atti di bullismo perpetrati tramite il web
2009
Claire P. Monks e colleghi propongono una lettura unitaria del fenomeno comparando le ricerche effettuate nei diversi contesti oltre quello scolastico, e in età diverse
2017
Il MIUR istituisce la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo per sensibilizzare al tema dello studio e della prevenzione del fenomeno
La ricerca al servizio dell’umanità
Equipe ed approccio di ricerca multidisciplinare
La progettualità e le linee di intervento messi in campo da Fondazione Patrizio Paoletti si basano su un approccio di ricerca multidisciplinare organizzato secondo i principi della Pedagogia del Terzo Millennio (Paoletti, 2008) con lo scopo di orientare i singoli e le società verso il benessere e la pace.
Patrizio Paoletti
Ideatore dell’Istituto di Ricerca in Neuroscienze Educazione e Didattica e fondatore di Fondazione Patrizio Paoletti.
Tal Dotan Ben-Soussan
Direttore dell’Istituto di Ricerca per le neuroscienze, l’educazione e la didattica (RINED) della Fondazione Patrizio Paoletti
Elena Perolfi
Responsabile dei progetti pedagogici, didattici e formativi della Fondazione Patrizio Paoletti
Tania Di Giuseppe
Psicologa psicoterapeuta, responsabile della ricerca psicopedagogica della Fondazione Patrizio Paoletti.
Marco Benini
Responsabile programma socio-educativi nazionali e internazionale della Fondazione Patrizio Paoletti.
Fondazione Patrizio Paoletti per lo sviluppo e la comunicazione
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