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Come stanno gli adolescenti

Report, fattori protettivi e strategie per la salute mentale dei giovani

L’adolescenza, ovvero la fase di passaggio dall’infanzia alla vita adulta, è un periodo particolare e delicato. È una priorità garantire il benessere psicosociale dei giovani, supportandoli nel loro percorso di crescita. Le indagini sulla salute mentale degli adolescenti testimoniano una crescente fragilità psicoemotiva, esacerbata dalla pandemia da Covid-19 e da un’iperdigitalizzazione che rischia di creare isolamento sociale e inattività fisica.

Cos’è il benessere psicosociale

Il benessere psicosociale è frutto della complessa interazione tra gli elementi interni ed esterni all’individuo. Per elementi interni si intendono il carattere, la salute, l’attitudine più o meno marcata ad alcuni atteggiamenti o comportamenti. Tra gli elementi esterni si annoverano, invece, l’ambiente in cui si vive e gli stimoli che da esso si ricevono. La pandemia ha imposto uno stop a tutte le attività sociali, per almeno un anno e mezzo. A causa della diffusione del virus, una misura di protezione molto diffusa è stata la chiusura totale dei luoghi di ritrovo. A pagare le conseguenze del lockdown prolungato sono stati i più giovani, bambini e adolescenti.

Report: gli adolescenti durante la pandemia

Fondazione Patrizio Paoletti ha presentato i dati di una sua indagine sugli adolescenti il 10 ottobre, in occasione della Giornata della Salute Mentale, nella Sala della Regina della Camera dei Deputati. I dati evidenziano l’impatto della pandemia sul benessere psicosociale negli adolescenti. Più della metà del campione ha vissuto sensazioni come noia e paura durante il lungo lockdown e la didattica a distanza ha compromesso anche il rendimento scolastico. L’indice di salute mentale, negli adolescenti, è sceso di tre punti nel corso di un anno: da 73,9 del 2020 al 70,3 nel 2021.Il report sull’adolescenza raccoglie dati e testimonianze da un campione di quasi 1.000 ragazzi, provenienti da 12 regioni italiane e partecipanti al progetto Prefigurare il Futuro, mirato al benessere mentale degli studenti dagli 11 ai 19 anni. Puoi scaricare gratuitamente il Report Focus Adolescenza di Fondazione Patrizio Paoletti a questo link.

A maggio 2022, l’Istituto Superiore di Sanità e l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza hanno pubblicato congiuntamente un report dal titolo Pandemia, neurosviluppo e salute mentale di bambini e ragazzi”. Obiettivo dello studio era riconoscere il disagio giovanile e cogliere le difficoltà della fase post-pandemica come importante opportunità di ripristinare il benessere dei minori. Il campione di giovani, analizzato per questa indagine, ha compreso bambini e ragazzi in età tra i 6 e i 18 anni. Durante il lockdown, risulta che il campione di adolescenti ha sofferto a causa dell’isolamento forzato. Inoltre, in molti contesti familiari è stato difficile gestire la didattica a distanza. Le sensazioni provate dalla maggior parte di questi ragazzi sono state isolamento, paura, depressione, vulnerabilità e sconforto. Tutto ciò ha inevitabilmente provocato uno sconvolgimento e messo a rischio il benessere psichico, fisico e sociale.


  • FOCUS ADOLESCENZA

    Sfide e risorse positive nel post pandemia


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L’indicatore del benessere equo e sostenibile

Per fotografare la condizione psicosociale dei ragazzi possiamo fare riferimento anche al Bes, l’indicatore del Benessere equo e sostenibile, che misura il disagio attraverso quattro dimensioni della salute mentale: ansia, depressione, perdita di controllo comportamentale/emozionale e benessere psicologico. L’elaborazione delle risposte al relativo questionario permette di ricavare un indice da 0 a 100. Nell’ultimo anno di rilevazione l’indice tra gli adolescenti è sceso a 71, rispetto al 72,6 registrato l’anno precedente, con una discesa che riflette un aggravamento della condizione psicoemotiva dei ragazzi, con sostanziali differenze anche di genere: tra le ragazze l’indice di salute mentale nel 2023 è stato pari a 67,4, circa 7 punti in meno dei coetanei maschi (74,3).

Fattori protettivi per il benessere psicosociale

Tra i fattori protettivi per il benessere psicosociale degli adolescenti c’è un buon contesto familiare, in grado di garantire ascolto, condivisione e supporto. La capacità di resilienza familiare e genitoriale, all’interno di un contesto affettuoso ed equilibrato, permette maggiormente di far fronte alle emergenze e crescere in salute.

La scuola è anche centrale nel benessere psicoemotivo degli adolescenti. Nell’Indagine HBSC del 2022, l’Istituto Superiore di Sanità ricorda che un eccessivo stress scolastico può impattare sulla salute mentale dei ragazzi, facilitando la comparsa di comportamenti a rischio, come dipendenze da alcol, fumo o sostanze psicoattive. Dall’indagine emerge che circa il 60% degli studenti dichiara di sentirsi molto o abbastanza stressato dalla scuola, con un picco tra le ragazze quindicenni, che arriva all’80%.

Attività fisica e socialità per il benessere psicosociale negli adolescenti

Un aspetto fondamentale nell’equilibrio psicoemotivo degli adolescenti è l’uso del tempo libero, che risente anche dell’incremento dell’uso di dispositivi digitali e social media, soprattutto un utilizzo problematico degli stessi, che secondo l’indagine HBSC riguarda il 13,5% degli adolescenti. Questo tende a ridurre il tempo trascorso con gli amici, in particolar modo quello all’aria aperta. Prezioso, invece, per il benessere psicosociale nell’adolescenza risulta lo sport, che riesce a coinvolgere a livello sia fisico sia mentale, salutare a tutte le età.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità mira a ridurre del 15%, entro il 2030, l’inattività fisica mondiale. La raccomandazione è quella di far praticare almeno 60 minuti al giorno di attività fisica, agli individui in fascia d’età 5-17 anni, per almeno tre volte a settimana. Anche la Carta di Toronto per l’Attività Fisica, il cui ultimo aggiornamento risale al 2010, contiene linee guida sulla gestione e sulla promozione dell’attività fisica, a livello di politiche pubbliche. Nel documento, l’attenzione è focalizzata sulla creazione di spazi e strutture aperte a tutti, per praticare attività sportiva. Per incentivare la pratica sportiva negli adolescenti, per esempio la Regione Calabria ha promosso lo stanziamento di voucher sportivi, per i ragazzi tra i 14 e i 24 anni. L’iniziativa è volta a incoraggiare a condurre stili di vita sani, favorire l’aggregazione, la partecipazione alla vita comune e il benessere psicosociale.

Come lo sport fa bene ai ragazzi

Lo sport contribuisce al raggiungimento del benessere psicosociale degli adolescenti, favorendo un sano sviluppo fisico e permettendo loro di confrontarsi in maniera costruttiva con gli altri. La cultura della competizione sana, principio su cui si basa l’agonismo sportivo, consente ai ragazzi anche di rafforzare l’autostima. Lo sport insegna loro ad aver maggiore fiducia in se stessi, ma anche ad accettarsi e trattarsi con self-compassion. Questa implica imparare ad amarsi, accogliersi e valorizzare i propri punti di forza, diventando indulgenti con le proprie debolezze.

Una concezione positiva di sé contribuisce anche a migliorare i rapporti con gli altri. I momenti di condivisione e di socialità, assicurati dalla pratica degli sport, allontanano i giovani dal contatto continuo col mondo digitale e ne scongiurano l’isolamento. L’attività sportiva educa i ragazzi a gestire bene il proprio tempo, bilanciando in questo modo i momenti di studio e quelli di svago. L’impegno graduale e costante permette di raggiungere risultati in termini di resistenza fisica e mentale allo stress.

Coordinamento e arricchimento di servizi e progetti

Per far fronte alla crisi psicosociale dei giovani, resta centrale un buon coordinamento tra scuola, organizzazioni sociali, Terzo Settore e servizi sanitari, con un approccio di sistema in grado di intercettare e trattare in modo tempestivo le vulnerabilità. Parallelamente risulta fondamentale rafforzare i servizi specifici per tutelare la salute dei minori, compresi quelli di teleconsulto e telemedicina. Il supporto psicologico da remoto ha favorito la creazione di reti di professionisti, con uno sviluppo tecnologico che ha migliorato l’interazione e la connessione fra il paziente e la figura di assistenza. È necessario potenziare l’assistenza di prossimità, in tutte quelle realtà in cui esistano consultori o poliambulatori, con personale formato per gestire emergenze, valorizzando la formazione continua del personale educativo, sanitario e dei genitori, per supportare giovani e adulti verso il raggiungimento del benessere psicosociale.

Fondazione Patrizio Paoletti partecipa all’arricchimento della progettualità sul territorio anche col progetto formativo Prefigurare il Futuro, dedicato al personale scolastico e alle famiglie: un programma con incontri in presenza, online e condivisione di materiale didattico, per supportare le risorse cognitive, emotive e relazionali degli adolescenti. È possibile iscriversi alla nuova edizione, accreditata anche al MIUR per l’aggiornamento pedagogico degli insegnanti.


  • GLI ADOLESCENTI VANNO AIUTATI.
    PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.

Sitografia
  • https://www.epicentro.iss.it/attivita_fisica/#:~:text=Le%20evidenze%20dimostrano%20che%20fare,psico%2Dintellettuali%20ne%20traggono%20giovamento.
  • https://www.epicentro.iss.it/attivita_fisica/epidemiologia-mondo#:~:text=Con%20il%20Global%20Action%20Plan,popolazione%20adulta%20e%20degli%20adolescenti.
  • https://promozionesalute.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/e424775c-c8cb-4619-bd07-1e07eaec8323/CartaToronto_Investimenti_completa_web.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-e424775c-c8cb-4619-bd07-1e07eaec8323-mEN3K8u
  • https://www.sportesalute.eu/calabriagiovani.html.
  • https://www.epicentro.iss.it/hbsc/indagine-2022-nazionali
  • https://www.openpolis.it/poverta-educativa/
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