Perché è importante la comunicazione scientifica?
La comunicazione di qualità, tra gli scienziati e con le persone
La comunicazione scientifica è il processo attraverso il quale i risultati della ricerca scientifica vengono condivisi sia all’interno della comunità scientifica sia con il pubblico generale. Il suo ruolo è fondamentale per facilitare e diffondere il progresso scientifico, garantendone la trasparenza, l’accessibilità e l’impatto positivo sulla società.
Cos’è la comunicazione scientifica
La comunicazione scientifica viene definita da Wikipedia “un’ampia gamma di attività che collegano scienza e società”. Per cui il termine “comunicazione scientifica” si riferisce generalmente a contesti in cui il pubblico non è esperto dell’argomento scientifico trattato. Ma fa anche riferimento alla comunicazione tra esperti, come la pubblicazione su riviste scientifiche.In particolare, questo ultimo punto è molto discusso nell’ambiente scientifico e vi sono dei dibattiti molto accesi su come la comunicazione scientifica debba orientarsi per rispettare i suoi valori cardine. Un esempio è il dibattito sulla “open science”, in cui, in breve, la stragrande maggior parte dei ricercatori spinge affinché gli articoli scientifici non siano solo presenti dietro pagamento a riviste di settore, ma bensì disponibili a chiunque abbia una connessione internet, mentre parte dell’editoria scientifica e le riviste di settore in questione continuano a rendere disponibili i contenuti solo a chi è provvisto di abbonamenti (spesso a prezzi molto alti).
Comunicazione scientifica: condivisione e consapevolezza
Ma la comunicazione scientifica non è solo importante per gli “addetti ai lavori”, si tratta di un fattore fondamentale anche per condividere le scoperte e i dati scientifici con l’intera popolazione. Il suo ruolo è essenziale in questa epoca in cui fake news, più o meno guidate da interessi economico-politici, trovano diffusione e fiduciaLa fiducia, un'emozione cruciale nel tessuto delle relazioni... incredibili nella popolazione generale. Basti pensare alla quantità di disinformazione circolata nell’epoca del COVID sui vaccini, che ha oscurato nell’occhio dell’opinione pubblica sia l’enormità dei dati scientifici a favore di questi ultimi, sia le possibili ragionevoli critiche ai vaccini stessi.Per non parlare dell’argomento cambiamento climatico, in cui la scissione tra i due canali di informazione è ancora più vasta. Da una parte, ancora si discute se questo fenomeno esista o meno (o si decide di ignorarlo apertamente per ragioni economiche) e dall’altra si discute come sia possibile che dati scientifici solidi e considerati praticamente certi dai climatologi di tutto il mondo siano ignorati o considerati “politici”.
Le due facce della comunicazione scientifica
Dal punto di vista psicologico e neuroscientifico, le due facce della comunicazione scientifica si intrecciano a causa della apparente approcciabilità degli argomenti trattati (es: chi non ha un aneddoto riguardante uno stato di ansiaL'ansia è una risposta emotiva caratterizzata da sentimenti... personale?). Mentre i ricercatori parlano di “depressioneL’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in occasion...” e “neuroni specchioIntroduzione. Una grande scoperta tutta italiana I neuroni s...”, anche il pubblico dibatte di “depressione” e “neuroni specchio”, ma trattando molto spesso concetti e costrutti assai diversi. È molto importante quindi stare attenti al tipo di lettori (addetti ai lavori o pubblico) che fruiranno della comunicazione scientifica, con una personalizzazione della stessa che non è necessariamente problematica, se adeguatamente considerata da chi scrive.Le neuroscienzeIl cervello umano è una delle strutture più complesse e af... e la psicologia stanno facendo innumerevoli passi nel rendersi più fruibili da chiunque senza perdere di validità scientifica. Parallelamente, non bisogna dimenticare che, contrariamente al comune adagio “(non) siamo tutti un po’ psicologi”, è fondamentale garantire che la comunicazione scientifica dedicata alla popolazione sia affidabile e accessibile, modulando dettagli e linguaggio, affinché possa veramente divenire significativa per orientare le scelte di vita, per una salute globaleQual è la definizione di salute proposta dall’OMS nel 194....
- Iyengar, S., & Massey, D. S. (2019). Scientific communication in a post-truth society. Proceedings of the National Academy of Sciences, 116(16), 7656-7661.
- Illes, J., Moser, M. A., McCormick, J. B., Racine, E., Blakeslee, S., Caplan, A., … & Weiss, S. (2010). Neurotalk: improving the communication of neuroscience research. Nature Reviews Neuroscience, 11(1), 61-69.
- Nosek, B. A., & Bar-Anan, Y. (2012). Scientific utopia: I. Opening scientific communication. Psychological Inquiry, 23(3), 217-243.
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