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La meditazione fa bene al cuore, studi lo dimostrano

Meditazione e salute del cuore: cosa ci dice la scienza

La meditazione non è più soltanto una pratica spirituale o un momento di pausa personale: sempre più ricerche internazionali dimostrano che può avere un impatto concreto sulla salute globale, compreso il benessere cardiovascolare. Dalle università americane ai centri di ricerca specializzati, cresce l’attenzione verso la Mindfulness, il silenzio consapevole e le pratiche meditative come strumenti semplici, accessibili e privi di effetti collaterali per migliorare la qualità della vita.

Meditazione e sistema cardiovascolare: perché fa bene al cuore

Sempre più evidenze scientifiche indicano un legame diretto tra meditazione, gestione delle emozioni e riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare.

Lo studio della Brown University

Secondo uno studio della Brown University, prestare maggior attenzione alle proprie emozioni e alle esperienze del momento aiuta a gestire meglio la propria vita, resistendo a diverse tentazioni insane e prevenendo in questo modo diversi fattori di rischio cardiovascolare. 

Questo si traduce in:

  • maggiore resistenza alle tentazioni nocive (fumo, alcol, cibo malsano);
  • miglioramento delle abitudini quotidiane;
  • riduzione dello stress percepito, uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare.

Questi studi mostrano quanto la prevenzione non sia solo una questione medica, ma anche un percorso di consapevolezza che parte dall’interno.

Mindfulness come strumento di prevenzione

Il dott. Eric Loucks, Assistente Professore di Epidemiologia presso la School of Public Health, ha dichiarato che gli individui in sintonia con le loro emozioni possono gestire meglio la propria vita riducendo diversi fattori di rischio.

In particolare, i risultati dello studio pubblicato sull’International Journal of Beahvioral Medicine, dimostrano una significativa associazione tra la meditazione e migliori punteggi su 4 dei 7 elementi che indicano la salute cardiovascolare, che  includono:

  1. pressione sanguigna
  2. indice di massa corporea
  3. livelli di colesterolo
  4. glicemia
  5. alimentazione
  6. attività fisica
  7. abitudini come il fumo

La scoperta è particolarmente importante perché evidenzia come la meditazione possa rappresentare una forma di promozione della salute a costo zero, accessibile a tutti e priva di controindicazioni.



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Meditazione e riduzione del rischio cardiovascolare secondo la Maharishi Univesity

Anche altre ricerche hanno confermato la correlazione tra la meditazione e la riduzione di rischi cardiovascolari. Nel 2010, Roberto Schneider, della Maharishi Univeristy of Management di Fiairfield, ha condotto uno studio su più di 200 individui con un ridotto afflusso di sangue al cuore, una condizione che può aumentare il rischio di infarto.

Tutti i partecipanti hanno ricevuto le cure mediche standard, ma solo metà di loro ha praticato quotidianamente 15–20 minuti di meditazione.

Le persone che hanno meditato ogni giorno, rispetto al gruppo di controllo, hanno registrato:

  • 47% in meno di attacchi cardiaci
  • 47% in meno di ictus
  • 47% in meno di mortalità per cause cardiovascolari

Questi dati suggeriscono che la meditazione può rappresentare un complemento efficace alle cure tradizionali, migliorando la resilienza del cuore e riducendo in modo significativo il rischio di eventi gravi.

Meditazione, silenzio e benessere generale

I benefici della meditazione non riguardano solo il sistema cardiaco.

Schneider, insieme con Theodore Kotchen, endocrinologo del Medical College of Wisconsin di Milwaukee, dopo cinque anni di test ha dimostrato che le persone che hanno meditato ogni giorno hanno avuto il 47% in meno di attacchi cardiaci, ictus e morte rispetto agli altri.

La meditazione, la mindfulness e il silenzio producono effettivi positivi non solo sul cuore ma sulla salute globale: questi risultati confermano l’importanza di diffondere pratiche efficaci e basate su solide ricerche scientifiche.

Le ricerche scientifiche oggi dunque concordano: meditare fa bene al cuore e al benessere generale. Non richiede strumenti, non ha costi e può diventare un prezioso alleato per la salute globale, la gestione dello stress e la qualità della vita quotidiana.

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