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L’attenzione meditativa può aiutarci a rallentare il tempo?

Il ruolo del respiro e della consapevolezza corporea nella percezione del tempo

Nel nostro mondo frenetico, molti di noi hanno la sensazione che il tempo ci scivoli via dalle dita. Un nuovo studio condotto dall’Istituto di Ricerca RINED di Fondazione Patrizio Paoletti, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e altri istituti superiori, dimostra che entrare in stati di attenzione simili alla meditazione può effettivamente far sembrare il tempo più lungo.

Tempo e respiro

I ricercatori hanno scoperto che quando i partecipanti si sintonizzavano sul loro respiro , il tempo si allungava di più.

Perché è importante:

  • Per l’istruzione: aiutare gli studenti a praticare un’attenzione consapevole basata sul corpo potrebbe aumentare la concentrazione e ridurre lo stress negli ambienti di apprendimento.
  • Per la salute globale: la consapevolezza incarnata può rappresentare un modo semplice ed economico per contrastare lo stress, il burnout e i problemi di salute mentale nelle società frenetiche di oggi.

Lo studio del RINED

In un suo recente lavoro teorico (PAID, 2025), l’Istituto RINED di Fondazione Patrizio Paoletti aveva proposto un quadro per collegare diversi tipi di meditazione ai livelli di consapevolezza di sé. Lo studio attuale fornisce prove sperimentali. Un’attenzione più profonda e incarnata non solo cambia il modo in cui ci sentiamo, ma anche il modo in cui viviamo il tempo.

Lo studio basa sul Modello Sferico della Coscienza e sulla gerarchia dei diversi tipi di meditazione ed evidenzia come la consapevolezza corporea sembra essere di fondamentale importanza nel “rallentare” la nostra percezione soggettiva del tempo.

 



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Al Time Research Forum

Time Research ForumI risultati dello studio intitolato “Meditation-Like States of Attention and Time Perception: Longer Productions in Deeper and More Embodied States” svolto dall’Istituto di Ricerca RINED in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, sono stati presentati presso il quarto meeting annuale del Time Research Forum (TRF4,
https://sites.google.com/view/trf4tokyo/home), ospitato dal Komaba Campus, University of Tokyo. Lo studio evidenzia il ruolo della consapevolezza corporea durante lo svolgimento di esercizi simil-meditativi.

Nello specifico, i risultati hanno mostrato che una maggiore attenzione diretta verso il corpo, ad esempio focalizzandosi sul proprio respiro, produce durate temporali più lunghe, risultando nell’allungamento della percezione del tempo.

Tali risultati sono stati discussi nel contesto accademico del Time Research Forum, conferenza volta a promuovere la ricerca multidisciplinare e la collaborazione tra laboratori internazionali interessati allo studio dell’elaborazione temporale e del timing, attraverso la condivisione di risultati empirici e teorici. La partecipazione rappresenta un’importante occasione per presentare a un pubblico di colleghi, ricercatori e studenti il lavoro svolto.

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