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Il ruolo del silenzio nelle persone sorde. Patrizio Paoletti intervista Olga Capirci

Olga Capirci, ricercatrice presso l’Istituto di Scienze e Tecnologie Cognitive del CNR (ISTC), sarà presente ad ICONS il 28 luglio. Nel suo intervento, intitolato “Il silenzio nei segni: sordità, linguaggio, cognizione e cultura”, ci parlerà del ruolo del silenzio nelle persone sorde.

Secondo Olga Capirci, le persone sorde, per elaborare e rappresentare l’assenze dei suoni, sviluppano un nuovo linguaggio interiore basato su elementi visivi e gestuali. Questo avviene grazie alla plasticità del cervello: il suo sapersi adattare e modificare in base alle necessità.

“Alcuni studi scientifici hanno approfondito come il livello di plasticità cerebrale e l’assenza di suoni provenienti dal mondo esterno influenzano una riorganizzazione di quelle aree cerebrali normalmente deputate all’analisi di stimoli acustici, per trasferirle in un rafforzamento delle aree visive.”

L’assenza dei suoni sviluppa nelle persone sorde una maggiore concentrazione visiva, con risvolti sorprendenti sulla creatività.

Oltre ad una maggiore concentrazione visiva, secondo Olga Capirci le persone sorde riescono ad essere più empatiche, a percepire ed elaborare in modo più profondo le emozioni degli altri. Il silenzio produce in questo caso una funzione positiva per comunicare con gli altri utilizzando elementi visivi ed emotivi.

“Le persone sorde hanno una grande propensione nel cogliere le emozioni di stati interiori altrui attraverso dei piccolissimi cambiamenti non solo visivi, ma corporei, perché noi abbiamo tutto un corpo con il quale ci esprimiamo.”

Guarda il video con l’intervista completa.

Bibliografia

 

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