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Emergenza terremoto Turchia-Siria: insieme per il benessere psico-fisico dei bambini

Il terremoto del 6 febbraio e le scosse che continuano a colpire la Turchia e la Siria hanno provocato oltre 40.000 vittime. Sono più di 85.000 i feriti e oltre 100.000 gli sfollati. Di fronte a questa calamità, la Fondazione Patrizio Paoletti, insieme a Fondazione L’Albero della Vita e il centro di ricerca SODIGEM della Anadolu University (Eskişehir, Turchia), si è attivata per aiutare a prevenire il disagio psico-emotivo a lungo termine, specialmente dei bambini, per dare sostegno e accompagnamento nella gestione del trauma subito dopo il disastro e per formare i primi soccorritori, gli operatori, il personale coinvolto nelle operazioni e, successivamente, la popolazione stessa a riconoscere i sintomi dei comuni effetti traumatici sulla salute mentale.

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Unendo gli sforzi in modo sinergico, i partner hanno messo in campo una progettualità condivisa post-emergenziale di medio-lungo termine in grado di coprire le forti necessità di oltre 5.000 famiglie della provincia di Hatay, a 25 km dall’epicentro.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità non c’è modo di minimizzare l’impatto che un disastro naturale ha sulle persone e sulle comunità colpite. Tuttavia esistono delle modalità per agire e contenere le problematiche a lungo termine. Secondo l’American Psychological Association, conoscere e riconoscere gli effetti sulla salute mentale è il primo passo per minimizzare i danni. Ignorare i segnali, può portare ad un danno permanente.

Il disastro naturale è una tragedia che porta vittime, feriti, distruzione. Il percorso verso una nuova normalità è spesso lungo e complesso. Anche quando i lutti possono sembrare superati, le ferite sembrano rimarginarsi e le macerie rimosse, il lungo effetto del disastro si fa sentire soprattutto a livello psicologico, lasciando un’impronta persistente nel tempo nelle comunità e nelle famiglie. In particolare, i più colpiti sono i bambini che sviluppano sintomi di ansia, depressione e disturbo da stress post-traumatico. A tutto questo si aggiungono i fattori di stress secondario. I disastri aggravano problemi preesistenti (come la tensione finanziaria, le sfide genitoriali o i problemi di sviluppo di alcuni bambini) innescando anche perdite di apprendimento.

Le azioni ad alto impatto del progetto Emergenza Terremoto in Turchia e Siria consistono nel guidare l’adulto nella relazione con i bambini in rapporto al possibile trauma prodotto da un disastro naturale, contenere e ridurre i danni nella popolazione infantile e attivare risorse per la resilienza e la speranza. La salute mentale svolge un ruolo importante per la salute fisica, il rendimento scolastico, il comportamento e la qualità della vita a lungo termine. Pertanto è fondamentale intervenire subito per mantenere i bambini al sicuro fisicamente e mentalmente dopo il disastro. E il ruolo degli adulti in questo è determinante.

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Causale: Terremoto Turchia-Siria 2023

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