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Il laboratorio di Ashkelon è andato a fuoco

Il progetto “I Ragazzi della luce” in Israele sta attraversando un momento molto difficile. Un incendio, scaturito da un corto circuito, ha distrutto il laboratorio per la produzione di candele in cui accogliamo ragazzi in condizioni di grave povertà economica e culturale.

In collaborazione con i partner del progetto, New Life for Children e Patrizio Paoletti Association in Israel, siamo in fase di valutazione dei danni e delle misure da adottare per farlo ripartire prima possibile. Purtroppo l’incendio si è diffuso in tutto il laboratorio, rendendo inagibile la struttura, inservibili le strumentazioni utilizzate dai ragazzi per la creazione delle candele e inutilizzabile la produzione stessa. La situazione è molto grave.

Con questo video, il responsabile locale Ran Oren e uno degli educatori dei Ragazzi della luce, Eilon Tal, ci hanno inviato un appello per chiedere aiuto e supporto a tutti i sostenitori della Fondazione e del programma Scuole nel Mondo.

E’ un momento complesso per il progetto, che da 5 anni garantendo l’opportunità di un futuro migliore a tantissimi adolescenti di origine araba e israeliana che si trovano in condizioni di grave povertà economica e culturale. Fino ad oggi nel laboratorio di Ashkelon, che dal 2013 ha ampliato il laboratorio di Gerusalemme che era attivo dal 2005, hanno lavorato ogni giorno fianco a fianco, maturando conoscenze professionali e spirito collaborativo, oltre che una remunerazione economica che assicura loro un’autonomia. Hanno imparato a gestire ed esprimere efficacemente le loro emozioni e a relazionarsi con chi è culturalmente diverso da loro.

IL LABORATORIO PRIMA E DOPO:

laboratorio di Ashkelon

laboratorio di Ashkelon incendiato

Il loro contributo sociale, risultato di una profonda esperienza di vita e di una formazione professionale e interculturale con i nostri educatori, è diventato negli anni fondamentale per la costruzione di ponti di pace in questo territorio. La luce delle candele artigianali create dalle loro mani è diventata il simbolo concreto di una nuova speranza. In questo momento difficile è fondamentale stringerci intorno a loro per alimentarla insieme.

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Bibliografia

 

  • Isidori, M.V.; Vaccarelli, A. (2013). Pedagogia dell’emergenza. Didattica dell’emergenza. FrancoAngeli.
  • Lipsky, D. K. E., & Gartner, A. E. (1989). Beyond separate education: Quality education for all. Paul H. Brookes Publishing.
  • Paoletti, P. (2012). 21minuti. I saperi dell’eccellenza. Le idee salveranno l’Europa. Perugia: Edizioni 3P.
  • Paoletti, P. (2018). OMM The One Minute Meditation. Tenero, CH: Medidea.
  • Paoletti, P., & Selvaggio, A. (2010). Osservazione. Quaderni di Pedagogia per il terzo Millennio. Perugia: Edizioni 3P
  • Paoletti, P., & Selvaggio, A. (2011). Mediazione. Quaderni di Pedagogia per il terzo Millennio. Perugia: Edizioni 3P
  • Paoletti, P., & Selvaggio, A. (2012). Traslazione. Quaderni di Pedagogia per il terzo Millennio. Perugia: Edizioni 3P
  • Paoletti, P., & Selvaggio, A. (2013). Normalizzazione. Quaderni di Pedagogia per il terzo Millennio. Perugia: Edizioni 3P
  • Paoletti, P., Di Giuseppe, T., Lillo, C., Anella, S., & Santinelli, A. (2022). Le Dieci Chiavi della Resilienza. https://fondazionepatriziopaoletti.org/10-chiavi-resilienza/.
  • Richardson, B. G., & Shupe, M. J. (2003). The importance of teacher self-awareness in working with students with emotional and behavioral disorders. Teaching Exceptional Children, 36.
  • Slavin, R. E. (2002). Evidence-based education policies: Transforming educational practice and research. Educational researcher, 31(7), 15-21.
  • Tikly, L. (2011). Towards a framework for researching the quality of education in low‐income countries. Comparative education47(1), 1-23.
Sitografia

 

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